“Osimani senza testa” è il soprannome affibbiato ai cittadini dopo il ritrovamento di alcune statue romane prive di capo.
Indice
- Dove si trova Osimo?
- Cosa vedere a Osimo?
- Come visitare il centro storico
- Corso Mazzini
- Teatro La Nuova Fenice
- Piazza Dante
- Palazzo Campana
- Chiesa e Monastero di San Marco Evangelista
- Porta Vaccaro
- Santuario di San Giuseppe da Copertino
- Mercato Pubblico delle Erbe
- Piazza Boccolino
- Palazzo del Comune
- Le statue “senza testa”
- Chiesa della Santissima Trinità
- Concattedrale di San Leopardo
- Chiesa San Giovanni Battista
- Giardini Piazza Nuova
- Cosa non perdere a Osimo?
- Curiosità su Osimo?
- Quali sono gli eventi più famosi a Osimo?
- prossimi eventi ad Osimo
- Esperienze vicino Osimo
- Dove dormire ad Osimo?
- Area Camper Osimo
- Cosa vedere vicino Osimo
Dove si trova Osimo?
Osimo si trova in provincia di Ancona. Il vecchio borgo ha una forma allungata e si erge su due dolci colline marchigiane, in quella più alta denominata il Gòmero primeggia il meraviglioso Duomo San Leopardo.
Cosa vedere a Osimo?
Ciao Amici, oggi visitiamo un’antica città fondata nel Paleolitico. Molti popoli occuparono questa terra i Piceni, i Romani, i Longobardi, lo Stato della Chiesa e nel XII secolo divenne Libero Comune, siamo ad Osimo.
Come visitare il centro storico
Abbiamo lasciato l’auto nel maxiparcheggio di via Giacomo Brodolini. Il parcheggio è nelle vicinanze della funicolare “Tiramisù” (stazione Colombo) che vi farà salire alla stazione Cinque Torri e attraverso la scala mobile vi ritroverete poi comodamente e senza sforzo in pieno centro storico! La funicolare è gratuita, le corse sono frequenti.
Corso Mazzini
Saliti dunque in cima ci dirigiamo verso Corso Giuseppe Mazzini, la via dello shopping e dei locali. Ci affacciamo sul corso e proseguiamo a destra.
Teatro La Nuova Fenice
Uno dei primi edifici che incontriamo è il Teatro La Nuova Fenice costruito nel 1887 sopra al settecentesco teatro dell’architetto Cosimo Morelli. L’imponente facciata neorinascimentale è suddivisa da due ordini di paraste binate tuscaniche e joniche intervallate da arcate su disegno a bugnato.
Piazza Dante
In fondo al Corso Mazzini, in Piazza Dante, si affacciano la Chiesa San Gregorio, il Palazzo Gallo dimora del vescovo della diocesi di Osimo e il nobiliare Palazzo Campana eretto nel ‘600 dal marchese Federico Campana su disegno dell’architetto Andrea Vici, allievo di Luigi Vanvitelli.
Palazzo Campana
L’esterno in mattoni a vista dona eleganza e maestosità alla dimora. Oggi sede e divulgatore di cultura e dottrina grazie all’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente, alla Biblioteca “Francesco Cini” realizzata nel 1740 ricca di manoscritti e incunaboli, all’Archivio Storico Comunale “L. Egidi”, al Museo Civico, Archeologico e d’Arte Contemporanea.
Le meravigliose sale della Pinacoteca ospitano opere d’arte dal medioevo all’età contemporanea, come: la statua raffigurante “la Madonna col Bambino e Angeli” del XII secolo, gli affreschi del ‘300 di Andrea da Bologna, il polittico l’Incoronazione della Vergine dei fratelli veneziani Antonio e Bartolomeo Vivarini, i dipinti di Claudio Ridolfi, opere del Pomarancio e molte altre.
Noi abbiamo visitato il palazzo alcuni anni fa in occasione della mostra del noto artista satirico e writer inglese Banksy. Numerose sono le mostre temporanee dedicate a grandi artisti moderni o contemporanei, come la recente su Keith Haring.
Chiesa e Monastero di San Marco Evangelista
Imboccata via Giacomo Matteotti scendiamo fino ad arrivare alla Chiesa e Monastero di San Marco Evangelista, eretti nel 1311 dalle monache delle Sacre Vergini.
L’esterno si presenta in semplice laterizio a vista diviso da paraste verticali, tre portoni e tre finestre in pietra d’Istria decorate e sormontate da un timpano. Adiacente alla facciata è posto un bel campanile in laterizio abbellito dalla statua della Madonna, un orologio e alla sommità le campane.
All’interno possiamo ammirare nella sola navata le sei cappelle decorate in stile barocco, la tela della Madonna del Rosario col Bambino e i Santi Domenico e Santa Caterina da Siena dell’artista soprannominato il Guercino e l’affresco della Madonna in Trono col Bambino e i Santi Pietro e Domenico del ‘400 commissionato dai Padri Domenicani al pittore Pietro di Domenico da Montepulciano.
Porta Vaccaro
Tutto il complesso conventuale è inglobato nella cinta muraria, a qualche metro dalla chiesa si trova uno degli accessi al cuore di Osimo, la singolare Porta Vaccaro o Porta dei Tre Archi dove anticamente si svolgeva il mercato dei bovini.
Santuario di San Giuseppe da Copertino
Ritorniamo verso Corso Giuseppe Mazzini e lungo la stretta via di San Francesco vediamo il prorompente Santuario di San Giuseppe da Copertino, patrono e protettore degli studenti. Storicamente era intitolato a San Francesco, il quale era molto affezionato agli osimani tanto da visitare in più occasioni la città. L’edificio fu costruito nel 1234 e rimaneggiato dopo la canonizzazione del frate Giuseppe nel 1753 dall’architetto Andrea Vici.
La semplice e sobria facciata in stile romanico-gotico contrasta con l’interno in stile barocco ricco di stucchi, colonne, elementi fioriti e opere di pregio come la tavola della Madonna in trono con Santi di Antonio Solario da Venezia, la tela della Crocifissione di Francesco Solimena, il dipinto della Madonna di Piazza di Domenico Luigi Valeri, gli affreschi del XIV secolo e due grandi altari.
Sotto il Santuario la suggestiva cripta custodisce la salma del Santo, meta di tanto pellegrinaggio, le stanze private e una piccola mostra degli oggetti del monaco.
Mercato Pubblico delle Erbe
Il Mercato Pubblico delle Erbe si trova vicino l’ingresso del Santuario, vi consigliamo la visita perché si tratta di una vera e propria opera d’arte urbana. La decorazione ispirata dalla natura è stata realizzata nel 2019 durante il Festival Popup dal giapponese Hirayasu Tsuri, soprannominato Twoone.
Piazza Boccolino
Nella centrale Piazza Boccolino oltre la bella fontana in ghisa della “Pupa” si affacciano lo spettacolare Palazzo del Comune edificato nel 1457 dall’architetto militare Pompeo Floriani di Macerata e la duecentesca Torre Civica, dove tra l’altro sono affisse le misure in ferro del braccio, della tegola e del mattone.
Palazzo del Comune
L’ampia facciata del Palazzo Comunale in cotto rosso viene alleggerita da un elegante loggiato, il quale cela un’affascinante scoperta avvenuta dopo un ammodernamento della zona, l’antico Foro di Auximum (Osimo). Dalle teche abbiamo visto dei blocchi di pietra calcarea e un condotto idrico che si collega alla sottostante cisterna, ma anche alcuni scheletri umani datati XVII secolo, perchè la zona era utilizzata come sepolcro dalla vicina Chiesa di Santa Maria della Piazza.
Le statue “senza testa”
L’atrio del Palazzo Municipale denominato Lapidarium è un tuffo nel passato di tremila anni.
Entrati nella galleria veniamo accolti dalle dodici statue romane senza il capo, epigrafi, bassorilievi di epoca romana, elementi architettonici medievali e rinascimentali, pezzi d’artiglieria, varie palle in pietra, un carro militare della prima guerra mondiale, una copia della bombarda “Misbaba” del’400, una stele con la figura del dio Attis, una lastra in pietra decorata dal gigante anguipede e un frammento datato 52a.C. dove è inciso il nome di Pompeo Magno, il famoso triumviro di Auximum.
Chiesa della Santissima Trinità
Di fronte al Palazzo Municipale una piccola cappella attira il nostro sguardo è la graziosa Chiesa della Santissima Trinità costruita nel 1272. La facciata in marmo è riccamente decorata e scandita da quattro paraste scanalate, un timpano triangolare e un pregevole portale. All’interno una sola navata ospita pareti ornate, capitelli corinzi dorati, affreschi dello jesino Luigi Mancini il Sordo e la pala d’altare della Santissima Trinità e la Santa Casa di Loreto del pittore Guido Reni.
Concattedrale di San Leopardo
Proseguiamo in salita verso la cima della collinetta detta il Gomero per ammirare un capolavoro ecclesiastico in stile romanico-gotico, la Concattedrale di San Leopardo, eretta nell’XII secolo.
Il rigoroso edificio in conci di pietra bianca è caratterizzato da una scalinata, tre arcate a tutto sesto e un grande campanile. L’esterno è abbellito da un bassorilievo di Re Salomone, un architrave raffigurante la Vergine col Bambino, i Santi e gli Apostoli e un rosone incorniciato da figure simboliche, teste umane e corpi di leoni, aquile e capre.
La cattedrale di San Leopardo a croce latina a T, divisa in tre navate, è il guardiano delle salme dei primi martiri cristiani: i Santi Leopardo, Fiorenzo, Sisinio e Diocleziano e Massimo. All’interno sono tante le opere d’arte che abbiamo apprezzato come: la Cripta, realizzata nel 1191 dallo scultore Mastro Filippo, un grande crocifisso ligneo del XII secolo in stile arcaico, il paliotto dell’altare maggiore con il Sarcofago dei SS Martiri, il Monumento in marmo policromo del vescovo Pompeo Compagnoni, due tele l’Annunciazione e la Proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione dell’800 di Virginio Monti, la statua lignea della Madonna del XVII secolo e il coro ligneo del cardinale Giovanni Soglia Ceroni.
Guarda altre foto della Concattedrale di San Leopardo, clicca qui
Chiesa San Giovanni Battista
Nel complesso del duomo troviamo anche la stupenda Chiesa di San Giovanni Battista, detta il Battistero, una sala rettangolare interamente e minuziosamente affrescata con al centro la seicentesca Fonte Battesimale in bronzo, opera di Tarquinio e Pier Paolo Jacometti. La sua bellezza ci lascia senza parole!
Giardini Piazza Nuova
La nostra visita a Osimo si conclude ai Giardini di Piazza Nuova, una terrazza verdeggiante che si affaccia sulla splendida città e un luogo di tranquillità e relax all’ombra del monumentale pino di Aleppo alto 25 metri con una circonferenza di 330 metri.
Cosa non perdere a Osimo?
Grotte di Osimo
Le Grotte di Osimo sono un articolato, complesso e misterioso ambiente sotterraneo scavato a più livelli sotto la carreggiata, gli storici palazzi e le piazze. Nell’ipogeo di 2500 anni fa si distinguono quattro siti, ognuno dei quali ha degli elementi caratteristici: difensivi, sistemi idraulici, rituali e usi abitativi.
Abbiamo parlato delle Grotte di Osimo in questo articolo dettagliato: scopri di più!
Auximum o Osimo
Auximum o Osimo, l’antica colonia romana fondata nel 157 a.C., quando i Romani dopo la Battaglia di Sentinum a Sassoferrato si spinsero a conquistare i territori piceni e si insediarono in un’importante terra di passaggio tra l’entroterra e il mare. Gli elementi dell’architettura romana si possono individuare passeggiando per la città come la possente cinta muraria del II secolo a.C. alta quasi 10 metri costruita in grandi blocchi rettangolari di tufo. La muraglia difensiva è lunga 200 metri ma in origine si estendeva per 2 Km e si accedeva all’interno del castrum romano attraverso la Porta San Giacomo, la Porta Musone e la Porta Vaccaro.
Molti elementi ed oggetti sono custoditi nel Museo Civico di Osimo, all’interno del Palazzo Campana, come: la preziosa “testa di Vecchio”, la stele funeraria di pietra calcarea di una coppia di sposi e materiali della villa rustica romana, dell’area archeologica di Monte Torto di Casenuove.
L’area di Monte Torto è l’unico sito in Italia che testimonia un complesso allestimento per la lavorazione di uve e olive in epoca romana. Dagli scavi sono emersi grandi torchi vinari e oleari, celle-contenitori del prodotto ma non la zona abitativa. Approfonditi studi confermano che era solo un opificio, il sito veniva usato esclusivamente come fabbrica.
Fonte Magna
Fonte Magna, una fonte sorgiva monumentale del I secolo a.C. immersa nella fitta vegetazione. Ha una forma semicircolare e anticamente era coperta da una volta decorata. Utilizzata come lavatoio e fonte d’acqua, la leggenda narra del rifocillamento di Pompeo Magno, dei suoi soldati e dei loro cavalli prima di attaccare Cesare durante le guerre civili.
Museo Diocesano
Il Museo Diocesano presso il Palazzo dell’Episcopio (Cattedrale di San Leopardo) è una raccolta di materiali ecclesiastici disposta in sedici sale in successione cronologica. La mostra espone molti oggetti e opere d’arte di pregio come: la lamina in argento con San Leopardo del VII secolo in stile italo-bizantina, la croce processionale in argento e bronzo dorato di Pietro Vannini del XV secolo, il Polittico di Pietro di Domenico da Montepulciano del ‘400, il dipinto la Madonna con Bambino e Santi datato ‘500 di Simone de Magistris, il Polittico di 14 tavole e un tabernacolo del’500 di Giovan Battista Franco, detto il Semolei, un reliquario della Santa Croce in metallo argentato e dorato della scuola del Bernini del XVII secolo e molto altro.
Galleria del Figurino Storico
La Civica Galleria del Figurino Storico, è un museo che racconta la storia (babilonese, egizia, greca, romana) attraverso l’utilizzo dei soldatini e le miniature. Una singolare esposizione per divulgare in modo divertente e alternativo la storia e l’Associazione Tavola Rotonda promuove approfondimenti, conferenze, presentazioni di libri e tesi di laurea inerenti alla tematica. [info]
Santuario della Madonna di Campocavallo
Il Santuario della Madonna di Campocavallo si trova nella frazione omonima di Osimo. L’architettura in stile neo-rinascimentale venne eretta alla fine dell’800 su disegno di Costantino Costantini. Al Santuario è legata la leggenda delle lacrime della Beata Vergine Addolorata che per dieci anni dispenso numerosi miracoli.
Curiosità su Osimo?
Perché le statue di Osimo sono senza testa?
Le ipotesi della privazione delle teste delle dodici statue, che si trovano nell’atrio del Palazzo Comunale, sono tante: l’inconcludenza dello scultore, un atto di sfregio da parte dello Stato Pontificio contro i rivoltosi osimani, durante altri scontri bellici o per cancellare secoli di paganesimo. La supposizione più accreditata forse è l’ultima. Molte opere che simboleggiano il paganesimo vennero mutilate dai sacerdoti e militari per diffondere la nuova religione, il cristianesimo.
San Giuseppe da Copertino
San Giuseppe da Copertino, santo protettore degli studenti e degli aviatori attira ogni anno tantissimi pellegrini incuriositi dal frate soprannominato il “Santo dei Voli” perché alla vista della Vergine si alzava miracolosamente da terra.
Quali sono gli eventi più famosi a Osimo?
La Fiera di San Giuseppe da Copertino, è un evento religioso legato al patrono della città con la tradizionale mostra mercato, lungo le vie del centro osimano.(settembre)
Festival PopUp, una manifestazione itinerante d’arte contemporanea. Artisti di fama nazionale ed internazionale realizzano per la il centro storico di Osimo street art e installazioni temporanee e permanenti. (ottobre)
prossimi eventi ad Osimo
Esperienze vicino Osimo
Dove dormire ad Osimo?
Osimo è una città che offre molta scelta di strutture ricettive, anche per la sua grande estensione del territorio comunale. Attraverso il pulsante sotto potrete confrontare le migliori tariffe di hotel, bed & breakfast, agriturismo, alberghi, affittacamere… Tripadvisor mostrerà il prezzo più conveniente in base alle vostre preferenze sia di struttura che servizi (parcheggio, colazione inclusa, aria condizionata…).
Area Camper Osimo
Osimo è “comune amico del turismo itinerante”. Se viaggi in camper Osimo ha uno moderna area attrezzata gratuita sotto il centro storico. A poche centinaia di metri troverete la funicolare di cui abbiamo parlato all’inizio, quindi molto comodo per raggiungere il centro. 8 sono gli stalli per i camper. Per accedere all’area occorre registrarsi sul sito mediante questo link: clicca qui. Una volta effettuata la registrazione arriverà un SMS con il codice di accesso per aprire la sbarra. La sosta è consentita per massimo 72 ore. Nell’area sono presenti sia il carico acqua potabile, che lo scarico acque grigie e nere. E’ inoltre disponibile anche la colonnina per l’energia elettrica. Il tutto senza costi!
L’area camper di Osimo si trova in via de Gasperi 73.
Cosa vedere vicino Osimo
Osimo si trova nell’immediato entroterra delle provincia di Ancona. La riviera del Conero dista meno di 20km, in particolare è possibile raggiungere Sirolo o Numana in poco più di 20 minuti in automobile.
Se ami i borghi ti consigliamo di visitare Offagna con la sua rocca medievale, o Castelfidardo, la “città delle fisarmoniche”; entrambe a circa 15 minuti in auto.
Per arrivare ad Ancona occorre circa mezz’ora, ma anche qui la visita è più che consigliata!
Per vedere le altre bellezze e mete della provincia di Ancona, clicca qui.
[…] dista circa 20 minuti in auto da Ancona e 15 da Osimo.Per raggiungere mare e spiagge occorrono poco più di 20 minuti: Sirolo, Numana e la zona della […]