La Gola del Furlo è uno dei luoghi naturali più incredibili delle Marche. Rimarrete stupiti dalla bellezza del canyon, l’acqua verde del fiume, le pareti verticali dove nidificano le aquile, le terrazze panoramiche. Tanti i sentieri per gli amanti del trekking / hiking, e tante le testimonianze storiche da scoprire assieme!
Dove si trova la Riserva Naturale Gola del Furlo?
La Riserva Naturale Gola del Furlo è un’area protetta, istituita nel 2001, incastonata tra i Monti Pietralata e Paganuccio.
La forra si è generata milioni di anni fa dall’erosione del fiume Candigliano, il quale ha trasformato il territorio in uno stupefacente scenario.
Siamo in provincia di Pesaro Urbino nei comuni di Acqualagna, Cagli, Fermignano, Fossombrone e Urbino.
Cosa vedere nella Riserva della Gola del Furlo
Ciao Amici, la zona della Gola del Furlo è tra i luoghi naturali che maggiormente amiamo nelle Marche. La zona anticamente veniva chiamata Saxa Intercisa, cioè “Pietra Spaccata” in relazione all’evidente frattura delle montagne erose dalla potenza del fiume Candigliano.
via Flaminia e la Galleria
Di notevole importanza strategica il territorio del Furlo, dal latino “piccolo foro”, fu soggetto all’insediamento e al passaggio dei Romani nel 295 a.C., i quali realizzarono sull’antica via Flaminia una indispensabile galleria che collegava il versante Tirrenico alla costa Adriatica.
La galleria molto grande è percorribile con i mezzi e a piedi e venne fatta erigere nel 76 d.C. dall’Imperatore Vespasiano, come riportato nell’epigrafe. Il. Foro fu scavato manualmente nella roccia calcarea con scalpelli e picconi. Affianco una molto più piccola, precedente, di epoca etrusca.
Flora e Fauna
Oltre 3600 ettari di superficie appartenente all’Appennino Umbro Marchigiano caratterizzati da alte pareti rocciose delle montagne di Pietralata e Paganuccio. Un paesaggio di straordinaria bellezza arricchito da rigogliosi boschi, una florida vegetazione e diversi tipi di animali.
La Riserva ha una grande varietà di animali, ricordiamo il simbolo della Gola del Furlo, l’aquila reale. La coppia che vive al Furlo ha trovato il perfetto habitat per nidificare annualmente su una delle pareti rocciose del Monte Paganuccio. Questo rapace diurno è il più grande dell’Appennino pesarese con un’apertura alare di circa 240 centimetri nella femmina e circa 220 nel maschio.
- alberi: leccio, roverella, carpino nero, orniello, acero, ciliegio, corbezzolo, vite selvatica e sorbo
- fiori: la Campanula di Tanfani, lo Sparviere lacerato, la Campanula graminifolia, la Moehringia papulosa, al Gramigna dell’Appennino, l’Asplenio grazioso, l’Asplenio tricomane, il Giacinto dal pennacchio, il Lilioasfodelo maggiore, la Sesleria dell’Appennino…
- animali d’aria: aquila, falco pellegrino, gufo reale, picchio muraiolo, gheppio, falco pecchiaiolo, poiana, airone cenerino, garzetta, nitticora, rondone alpino, rondine montana…
- animali, terra ferma: lupo appenninico, tasso, gatto selvatico, capriolo, cinghiale, daino, volpe, vipera comune…
Museo del Territorio
Il Museo del Territorio “Lorenzo Mannozzi-Torini” è un interessante luogo dove approfondire la conoscenza di questa zona. Si inizia scoprendo il territorio, passando poi alla raccolta di fossili trovati nelle formazioni rocciose del giurassico e cretaceo. Gli scavi hanno portato alla luce anche animali estinti.
Si passa poi alla sala dedicata agli animali che popolano la riserva. Si possono osservare sia all’interno del grande diorama, sia in espositori.
La minuziosa rappresentazione dell’habitat naturale della Gola del Furlo ospita l’aquila reale, il gufo reale, i lupi appenninici, il gatto selvatico, l’istrice e molte altre specie. Tutti gli esemplari esposti sono tassidermizzati, morti naturalmente, imbalsamati e poi donati al museo per essere studiati.
Al piano superiore una sezione dedicata al lavoro dell’uomo nelle cave. L’ingresso è gratuito, consultare il sito ufficiale per conoscere gli orari di apertura.
Abbazia di San Vincenzo al Furlo
L’Abbazia di San Vincenzo al Furlo o “di Petra Pertusa”, fu eretta intorno all’anno 1000 sopra i resti di un tempio pagano da San Romualdo monaco benedettino.
Si trova in località Pianacce. La struttura austera e dimessa è caratterizzata da una facciata a capanna, un portale ad arco con un architrave in pietra scolpito, un’unica navata (in origine erano due) coperta da volte a crociera e un tetto a capriate lignee. La cripta sopraelevata da 15 stretti gradini in pietra custodisce affreschi del ‘400 “la Madonna col bambino, San Vincenzo e i Santi e un dipinto “della Madonna del Latte”.
Chiesetta Santa Maria delle Grazie
La Chiesetta di Santa Maria delle Grazie, in onore alla benevolenza della Vergine Maria, è soprannominata Botte o del Furlo. Venne edificata nel’400 sopra antiche rovine. La piccola struttura sconsacrata si trova a ridosso del fiume Candigliano, di fianco la grande galleria. E’ caratterizzata da due ambienti comunicanti dove spicca l’immagine della Madonna di Loreto. Occasionalmente ospita mostre d’arte di artisti locali.
Santuario del Pelingo
ll Santuario della Madonna del Pelingo, è un edificio di culto mariano che fu abbandonato dopo un terremoto. Venne ricostruito dopo la scoperta di un’antica icona della Madonna, alla quale vennero attribuite miracolose guarigioni. Molti pellegrini fanno tappa al Santuario per venerare l’affresco della Madonna della Misericordia col Bambino. Affianco alla chiesa sorge “la Casa del Pellegrino” una struttura ricettiva che ospita ogni anno molti fedeli soprattutto l’8 settembre, durante la celebrazione della Natività di Maria.
Le Marmitte dei Giganti
In direzione di Fossombrone si trova questo stretto ed affascinante canyon. E’ possibile vederlo da un ponte, scendere a piedi o percorrerlo in canoa!
Scopri di più sulle Marmitte dei Giganti – Scopri di più sull’escursione in canoa alla Marmitte dei Giganti.
Golena del Furlo
Parco Avventura del Furlo
Il Parco Avventura del Furlo è situato nel Parco della Golena, un ambiente incontaminato adiacente le sponde del fiume Candigliano. Il Parco Avventura del Furlo è articolato da alcuni percorsi acrobatici.
Museo dei “Riciclosauri”
Il Museo dei “Riciclosauri” ha lo scopo di sensibilizzare tematiche ambientali come riutilizzare, riciclare, reinventare e ridurre i rifiuti. Sono allestite riproduzioni di dinosauri realizzati con materiale recuperato corredati da schede didattiche.
Profilo del Duce nella roccia
La bellezza del grande canyon colpì anche Benito Mussolini. Negli anni trenta la Milizia Nazionale Forestale della Gola del Furlo volle ringraziare Benito Mussolini per le sue numerose visite con la famiglia e per le migliorie apportate alla comunità (come la linea telefonica e la comoda strada verso l’importante cava d’estrazione della pietra), fece realizzare assieme ai scalpellini locali il profilo del Duce sulla montagna. Il monumento, scolpito sulla parete del Monte Pietralata a ridosso della strada più trafficata, era visibile da Acqualagna a Fossombrone. Il profilo lungo 180 metri fu in seguito semi distrutto dai partigiani, tant’è che anche oggi è vagamente riconoscibile.
Grotta del Grano
Lungo la via Flaminia, la parete rocciosa si apre in un enorme anfratto chiamato “la Grotta del grano”, un riparo naturale sfruttato dai pastori sin dall’età preistorica, come testimoniano i frammenti di ciotole, tazze e olle ritrovati dopo gli scavi archeologici.
Diga del Furlo
La diga del Furlo, ad arco gravità, fu costruita nel 1922 è alta quasi 60 metri e tuttora alimenta la centrale idroelettrica di Fermignano.
Sentieri
In zona troviamo una fitta rete sentieristica [guarda la mappa] lunga ben 52 km. Molti i percorsi con affacci panoramici o incorniciati dai rigogliosi boschi. A piedi (hiking e trekking) ma anche in mountain bike o a cavallo.
Canyon del Furlo: a piedi lungo la Flaminia
La passeggiata sull’antica via Flaminia è passeggiata facile, su asfalto, in piano, adatta a qualsiasi età.
Si parte dal Parco della Golena e si costeggia il fiume Candigliano proprio alla base della gola, tra il Monte Pietralata e il Paganuccio. Lungo il tragitto la parete rocciosa si apre in un enorme anfratto chiamato “la Grotta del grano”, un riparo naturale sfruttato dai pastori sin dall’età preistorica, come testimoniano i frammenti di ciotole, tazze e olle ritrovati dopo gli scavi archeologici. Successivamente venne utilizzata come magazzino per custodire il grano e altri cereali. Spettacolari gli scenari che si possono ammirare lungo questa camminata. Si arriva poi alle due antiche gallerie e alla piccola Chiesa Santa Maria delle Grazie (di cui vi abbiamo parlato sopra). Si passa davanti il Chiavicotto, realizzato dai romani per far defluire le acque. L’arrivo è all’imponente diga del Furlo, costruita nel 1922. E’ del tipo ad arco gravità, alta quasi 60 m, e tuttora alimenta la centrale idroelettrica di Fermignano.
Le Terrazze del Furlo
Elenco sentieri del Furlo
- sentiero n°440: Pagino – Casa Peci – Pian di Maglie – Casa Campolino
Il percorso immerso nel bosco misto di di roverella, orniello, scotano, aceri, carpino nero e conifere è caratterizzato dalle formazioni rocciose di calcaree e marni e dalla “grotta dei partigiani”
Tempo di percorrenza: andata 2h 20min, ritorno 2h 40min
Difficoltà: Turistico
Lunghezza: 6,9 km - sentiero n° 440 A: Villa del Furlo
Tempo di percorrenza: 50’
Difficoltà: Escursionistico
Lunghezza: 0,8 km - sentiero n° 440B: Rifugio del Furlo
Il sentiero facile è caratterizzato dalla presenza di bosco misto e da una fonte d’acqua.
Tempo di percorrenza: 50’
Difficoltà: Turistico
Lunghezza: 1 km - sentiero n°441: Chiesa di Pietralata – Monte e Vetta Pietralata
Il percorso inizia dall’antico abitato di Pietralata e prosegue all’interno del bosco, della pineta fino ai prati sommitali.
Punto panoramico eccezionale sulla vallata del Metauro, della dorsale appenninica umbro-marchigiana e tosco-romagnola.
Tempo di percorrenza: 2 h 20’
Difficoltà: Turistico
Lunghezza: 3,8 km - sentiero n°446: Spelonca Bassa – Monte Pietralata
Il sentiero in salita all’interno del bosco e prati caratterizzati da brometi, graminacee ed orchidee in primavera.
Tempo di percorrenza: 2h 40’
Difficoltà: Escursionistico
Lunghezza: 3,9 km - sentiero n°449: Passo del Furlo – Fosso del Ri – Terrazzo del Furlo – Rifugio del Furlo
Il tracciato in salita costeggia il Fosso Ri, tra pareti rocciose a strapiombo sul fiume Candigliano. In cima si gode di uno spettacolo mozzafiato sulla diga, sull’intera forra, la macchia mediterranea e sulle pareti del Monte Paganuccio, dove nidifica da anni la coppia di Aquile reali.
Tempo di percorrenza: tempo: 2 h 40’
Difficoltà: Escursionistico
Lunghezza: 2,4 km - sentiero n°450: La Pradella – Sant’Ubaldo – Monte Paganuccio
Il sentiero dalla casa forestale la Pradella si immette nel bosco di conifere misto a latifoglie, passa una piccola cava e il bosco di cerri fino ad arrivare alla cima del monte.
Tempo di percorrenza: 3h
Difficoltà: Turistico
Lunghezza: 5,3 km - sentiero n° 450 A: la Pradella – 452 – la Pianaccia – il Sodo
Tempo di percorrenza: 3h 30’
Difficoltà: Turistico
Lunghezza: 3,8 Km - sentiero n°451: Sant’ Anna – Cà I Fabbri – Monte Paganuccio
Il percorso parte dallo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua immerso nel bosco giunge presso un piccolo lago artificiale e all’interno di una bella faggeta fino ad arrivare in vetta.
Tempo di percorrenza: 3 h 40’
Difficoltà: Escursionistico
Lunghezza: 5,2 km - sentiero n°452: la Pradella – Cà Luccio – Scotanelli – la Pianaccia
Il tracciato immerso nel bosco di conifere fiancheggia una parete rocciosa di Scaglia rossa, ampi prati e un belvedere su tutta la vallata e sulla dorsale appenninica.
Tempo di percorrenza: 5h 30’
Difficoltà: Turistico
Lunghezza: 9 km
Percorsi Cicloturistici:
n°1 Anello del Monte Pietralata: lunghezza 18,9 km; dislivello 650 metri
n°2 Anello della Gola: lunghezza 18,7 km; dislivello 555 metri
n°3 Anello del Monte Paganuccio: lunghezza 10,4 km; dislivello 320 metri
Città e borghi vicino alla Gola del Furlo
Acqualagna
Piccolo borgo famoso per essere la “Capitale del Tartufo”. Da non perdere la Fiera Nazionale del Tartufo, la Casa Museo di Enrico Mattei, il Museo del Tartufo, la Chiesa di Santa Lucia, Scopri di più su Acqualagna. Distanza: 5 minuti in auto
Fossombrone
Grazioso borgo proseguendo lungo il percorso del fiume. Scopri di più su Fossombrone. Distanza: 10 minuti in auto
Cagli
Cagli, antica postazione militare romana, con un centro storico particolarmente interessante. Da visitare il Torrione che, attraverso un passaggio sotterraneodi 360 gradini, conduce alla rocca che sovrasta il borgo. Scopri di più su Cagli. Distanza: 15 minuti in auto
Fermignano
Borgo ottimamente tenuto, caratterizzato da un antico ponte romano affiancato dalla Torre delle Milizie. Scopri cosa vedere a Fermignano. Distanza: 15 minuti in auto
Urbino
Una città dall’enorme bellezza, patrimonio Unesco, tra i più importanti centri rinascimentali italiani. Camminare tra i suoi vicoli è un viaggio nel passato ricco di storia, cultura, arte. Cosa vedere ad Urbino. Distanza: 25 minuti in auto