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“Il Salotto d’Italia”! Ascoli Piceno conosciuta come la città delle 100 torri ha un carattere medioevale e rinascimentale. La città è ricca di storia, cultura e bell’architettura, caratterizzata da edifici in travertino bianco e pietra calcarea, luminosi e maestosi. Ecco cosa vedere ad Ascoli!
Dove si trova Ascoli Piceno?
Siamo nel sud delle Marche a 30 km dal mare Adriatico ed è circondata da tre montagne e da due aree naturali: la montagna dell’Ascensione, il colle San Marco, la montagna dei Fiori, Il Parco Nazionale del Gran Sasso e il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il territorio di Ascoli Piceno si trova nella Valle del Tronto dove scorre l’omonimo fiume.
Cosa vedere ad Ascoli Piceno?
Ciao Amici, abbiamo visitato una delle più belle province delle Marche: Ascoli Piceno.
Piazza del Popolo
La nostra passeggiata inizia da piazza del Popolo conosciuta anche come il “Salotto d’Italia”, lastricata in travertino del 1507 e grazie all’intervento del Governatore Raniero dè Ranieri venne abbellita con un colonnato a volta in travertino con mattoni rossi. Si affacciano sulla piazza regalando a tutti noi una grande armonia architettonica: il Palazzo dei Capitani o del Popolo, la Chiesa di San Francesco, palazzi rinascimentali, i portici, le logge e lo storico Caffè Meletti.
Palazzo del Popolo
Ci spostiamo ad ammirare il Palazzo del Popolo costruito tra il 1200 e il 1300, oggi sede del comune di Ascoli Piceno. L’edificio passò nelle mani di tanti, dal re di Napoli, agli Sforza, al Papa e sino al Podestà. All’interno abbiamo visitato il cortile rinascimentale, la Sala della Ragione, la Sala degli Stemmi e molti reperti archeologici romani e rinascimentali.
Chiesa di San Francesco
Dopo aver dato una occhiata alla splendida facciata gotica della Chiesa di San Francesco e ammirato la lunetta decorata con La Madonna, San Giovanni Battista e San Francesco siamo entrati per una visita al suo interno. L’ambiente è molto sobrio, pianta rettangolare a croce latina, tre navate suddivise da dieci colonne ottagonali con archi e volte in stile romanico. La Chiesa di San Francesco venne edificata in suo onore dopo il passaggio del frate nella città, dall’ Ordine dei Frati Minori Conventuali.
Teatro Ventidio Basso
Nelle vicinanze di Piazza del Popolo si erige il Teatro Ventidio Basso, dedicato a un importante militare, l’edificio ha una facciata neoclassica ricoperta da travertino. All’interno ha la sala più grande della provincia con i suoi 842 posti e un foyer prezioso con stucchi originali. All’ eroico soldato Ventidio Basso fu dedicata anche una piazza dove si può apprezzare la chiesa di San Pierto Martire. La chiesa imponente è appartenuta al potentissimo ordine domenicano, la facciata lineare e sobria contrasta con gli interni in stile gotico molto ricchi come il sontuoso altare composto da sei colonne corinzie in marmo e il grande Tabernacolo in legno intagliato e decorato. Molte opere pittoriche, scultoree come le statue di marmo ritraenti la Purità e l’ Umiltà (realizzate da Giuseppe e Lazzaro Giosafatti) e La Spina Sacra di Cristo (1290 donata dal re di Francia Filippo Il Bello) rendono questa chiesa spettacolare e unica.
piazza Arringo e Duomo
Passeggiando ci siamo imbattuti in un’altra bellissima piazza Arringo o dell”Arengo”, prende il nome dalle arringhe (assemblee) pubbliche che vi si svolgevano nel medioevo. Nella piazza si possono apprezzare il Duomo di Sant’ Emidio, il Battistero di San Giovanni con la fonte battesimale XII secolo, Palazzo dell’ Arengo sede della Pinacoteca Civica, Palazzo Episcopale e il Museo Diocesano con all’interno opere di pregio del Crivelli.
Una sosta consigliata è il Duomo, una costruzione antica, forse un tempio pagano dedicato a Giunone. La facciata imponente del ‘500 disegnata da Cola dell’Amatrice venne realizzata in travertino bianco arricchita da colonne corinzie con architrave, fregi e cornicioni. L’interno è in stile romanico-gotico su pianta a croce latina composta da tre navate divise da sei colonne ottagonali con splendidi conchiglioni in travertino del ‘400. E’ possibile ammirare opere di grande importanza come il Polittico di Carlo Crivelli del 1473, il Tabernacolo di San Vittore, la Cappella del Santissimo Crocifisso, le pitture del romano Cesare Mariani e tante altre. Siamo scesi nella Cripta di Sant’ Emidio, un ambiente suggestivo di commiato che ci racconta le vicende del Santo, e siamo rimasti esterrefatti dalla splendida scultura in marmo bianco di Carrara sopra il sarcofago.
Caffè Meletti
Dopo tanto camminare ci fermiamo nello storico Caffè Meletti già dal 1905 un’ istituzione ritrovo di molti artisti, scrittori ,imprenditori. Nelle sale in stile Liberty si sono seduti Sartre, Hemingway, Mascagni, Gottuso, Pertini, Soldati e tanti altri. Abbiamo concluso il nostro pasto con l’Anisetta, il famoso liquore a base di anice prodotta sin dal 1870 e ci siamo incamminati verso “la Rua” delle stelle.
Porta Solestà
Oltrepassiamo la Porta Solestà e il ponte romano che collega le due sponde del fiume Tronto e le province di Ascoli e Fermo. Prendiamo il sentiero che costeggia il fiume, le mura di cinta e resti di antiche botteghe medioevali e torri, fino a giungere all’ex chiesa di Santa Maria delle Stelle godendo di una lussureggiante vegetazione.
Qui si conclude la nostra visita un po’ a malincuore perchè ci sarebbe ancora tanto da vedere, ma con la promessa di ritornare al più presto.
Curiosità su Ascoli Piceno?
- La città dopo l’anno 1000 aveva circa 200 torri gentilizie, oggi ne rimangono diverse decine.
- La pietanza conosciuta in tutta Italia è l’ Oliva all’ascolana, olive verdi tenere denocciolate riempite di carne, impanate e fritte.
- Ascoli Piceno nel 2001 venne insignita della Medaglia D’oro al Valor Militare e al Valor Civile per la guerra di Liberazione, per i sacrifici e le attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Anche Ascoli Piceno ha una statua del Cristo Redentore, conosciuta anche come “del Sacro Cuore di Gesù”, altra circa 12 metri compresa di basamento, risalente agli anni ’50. Una versione più in piccolo delle più famose versioni di Matera (oltre 20 metri) e di Rio (oltre 38 contando anche il piedistallo), ma comunque curiosa e suggestiva.
Cosa non perdere a Ascoli Piceno?
- I due tempietti di Sant’ Emidio: alle Grotte e Rosso. Il tempietto alle Grotte è stato costruito nel luogo consacrato dove il santo decapitato portò la sua testa (secondo la leggenda!). Il tempio è in stile barocco. Il tempietto Rosso sorge dove il santo venne decapitato. E’ a pianta ottagonale, dipinto di rosso come il sangue del martire.
- Il Teatro Romano, area archeologica di enorme rilievo ben conservata.
- Il Museo Archeologico Statale che ospita reperti antichissimi dei Piceni e dei Romani come vasi, mosaici, armi, gioielli e molto altro.
- Il Museo della Cartiera Papale, complesso architettonico in travertino oggi museo della carta ma un tempo utilizzato come mulino ad acqua per la lavorazione della concia tessile, grazie al vicino torrente Castellano.
- I tanti ponti, il più antico è il Ponte di Cecco costruito tra il 500 e il 31 a.C.
- La Rocca Malatestiana, maestosa fortezza del XVI secolo oggi sede del Museo dell’Alto Medioevo.
A chi consigliamo la visita ad Ascoli Piceno?
E’ una città ricca di arte, architettura e storia millenaria. Affascinante, suggestiva meta per tutti, visitabile in tutti i periodi dell’anno.
Quali sono gli eventi più famosi di Ascoli Piceno?
- Festa di Sant’Emidio e Torneo Cavalleresco della Quintana, festeggiamenti in onore del Patrono con corteo storico, giostra dei cavalieri e Palio. (agosto)
- Ascoliva Festival evento gastronomico-culturale che valorizza l’Oliva all’ ascolana. (agosto)
Hotel Ascoli Piceno
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Bellissima Ascoli!