Cosa vedere ad Urbino? La “Città Ideale” è tra i più importanti centri rinascimentali italiani, sito Unesco patrimonio dell’ umanità. Ha dato i natali a Raffaello Sanzio, Piero della Francesca e Federico da Montefeltro. Camminare su queste strade vuol dire immergersi in un passato ricco di storia, arte e cultura. Una tappa da non perdere durante il vostro viaggio nella regione Marche.
Indice
- Urbino, cosa non perdere
- Mappa turistica Urbino
- Dove si trova Urbino?
- Cosa vedere a Urbino?
- Statua di Raffaello
- Casa Natale di Raffaello
- Chiesa San Francesco
- Piazza della Repubblica
- Oratorio San Giuseppe
- Oratorio di San Giovanni
- Porta Valbona
- Data – scuderie ducali
- Rampa elicoidale
- sotto il Palazzo Ducale
- Chiesa di San Domenico
- Cattedrale di Santa Maria Assunta
- Palazzo Ducale – Galleria Nazionale delle Marche
- Fortezza Albornoz
- Chiesa di San Bernandino
- Cosa non perdere a Urbino?
- Curiosità su Urbino?
- Quali sono gli eventi più famosi di Urbino?
- Piatti tipici di Urbino
- Area Camper Urbino
Urbino, cosa non perdere
I nostri 9 consigli sui luoghi da non perdere ad Urbino, scorri le foto!
video su cosa vedere ad Urbino
Mappa turistica Urbino
In questa mappa turistica interattiva abbiamo segnato i luoghi da non perdere di Urbino.
Dove si trova Urbino?
Urbino si trova nell’entroterra nord della regione Marche, nella zona meridionale del Montefeltro.
Cosa vedere a Urbino?
Ciao Amici, oggi vi parliamo di Urbino, dove abbiamo passato due splendide giornate. Siamo in una delle città d’arte più prestigiose delle Marche, Patrimonio Unesco, che attrae visitatori da tutto il Mondo.
Statua di Raffaello
La visita inizia dai giardini di Piazzale Roma dove ammiriamo sia il bel panorama, che la statua bronzea dedicata al pittore Raffaello Sanzio, il cittadino urbinate più famoso. L’opera d’arte realizzata nel 1883 dallo scultore torinese Luigi Belli ritrae l’artista con in mano la tavolozza e i pennelli. Sul basamento possiamo vedere figure allegoriche come i putti, il Genio, la Rinascenza; i medaglioni raffiguranti grandi artisti; gli stemmi di Urbino, Venezia, Firenze, Siena e Roma.
Il monumento incastonato in “un’oasi verde” è incorniciato da una serie di busti di illustri personaggi.
Casa Natale di Raffaello
Entriamo nel borgo da Pian del Monte e scendiamo lungo via Raffaello fino a giungere all’uscio della “Casa Natale di Raffaello”.
Una dimora che vide la sua nascita fisica nel 1483 nonché artistica, grazie alla formazione nella bottega del padre Giovanni Santi pittore, poeta ed umanista alla Corte di Federico da Montefeltro.
L’edificio del XV secolo oggi è sede del museo e dell’Accademia di Raffaello. All’interno le sale custodiscono le prime opere di Raffaello e del sommo padre come: l’Annunciazione, la Madonna della Seggiola, la Visione di Ezechiele, la Madonna col Bambino, la Madonna della Palma, molti quadri di pregio, ceramiche del XVIII secolo, antica mobilia lignea, manoscritti, edizioni rare, monete e ritratti.
Dal secondo piano possiamo ammirare un grazioso cortiletto in pietra locale con un pozzo, delle arcate, un lavabo in pietra e un attrezzo usato dai pittori per mescolare e macinare i pigmenti colorati.
Chiesa San Francesco
Usciamo e proseguiamo in discesa, passando davanti alla chiesa di San Francesco, affiancata da un fantastico cortile adibito a mercato delle erbe, un raffinato campanile e il convento. L’enorme complesso ecclesiastico è sorto nel XIV secolo in stile romanico gotico, attualmente dell’antica chiesa rimane ben poco: il portale, un frammento di un affresco raffigurante il Cristo crocifisso opera dei fratelli Salimbeni, il campanile, la cappella ipogea sottostante e i fregi del 500 di Costantino Trappola. La facciata della chiesa è abbellita dall’elegante porticato in pietra bianca con arcate in pietra e laterizio posizionate su colonne ottagonali.
All’interno la ristrutturazione del 700 ampliò le navate da due divennero tre su pianta a croce latina. L’ambiente è suggestivo e commemorativo, infatti possiamo osservare alcune lastre marmoree dedicate a importanti personaggi di Urbino sepolti nell’antico chiostro cimiteriale francescano, come: i genitori di Raffaello Sanzio, i conti da Montefeltro, Antonio Galli, Federico Barocci, Muzio Oddi e molti altri.
Tra le opere ricordiamo la grande tela il Perdono d’Assisi di Federico Barocci, il dipinto San Pietro che battezza i santi e Processo e Martiniano di Giuseppe Passeri, San Pietro che battezza il centurione Cornelio di Ercole Procaccini, il settecentesco coro ligneo dell’intagliatore Giuseppe Tosi, il sarcofago paleocristiano in marmo contenente le reliquie di Sant’ Eustachio e la sua famiglia.
Piazza della Repubblica
A due passi dalla chiesa troviamo Piazza della Repubblica, nella quale si incrociano diverse strade principali e dove si affacciano eleganti edifici: il Palazzo degli Scolopi del XVIII secolo, sede del Collegio di Raffaello; il Palazzo del Legato Albani; alcuni locali e botteghe.
Scendiamo per via Giuseppe Mazzini e voltiamo subito in via Barocci seguendo le indicazione per l’Oratorio di San Giuseppe e all’Oratorio di San Giovanni Battista, dove facciamo un biglietto unico per le due attrazioni.
Oratorio San Giuseppe
L’Oratorio San Giuseppe venne fondato nel XVI secolo dal padre francescano Gerolamo Recalchi da Verona.
I meravigliosi ambienti interni ospitano opere di grande lustro: la statua di San Giuseppe, oggetti d’ argento in stile barocco-romano, il bassorilievo La Madonna con Bambino del ‘400 realizzato da Domenico Rosselli, il solenne Presepe in tufo e pietra pomici del ‘500 dello scultore Federico Brandani, i settecenteschi ritratti e gli antichi abiti delle confraternite.
Nella Cappella del Sposalizio spicca la meravigliosa tela neoclassica raffigurante il Matrimonio di Maria e Giuseppe incorniciata da nivei putti ed angeli in stucco realizzati da Giuseppe Valadier e Francesco Antonio Rondelli.
Concludiamo il tour all’interno dell’oratorio nella spettacolare chiesa minuziosamente affrescata dal pittore urbinate Carlo Roncalli e riccamente abbellita dalla candida statua in marmo bianco di San Giuseppe dello scultore Giuseppe Lironi, la maestosa edicola marmorea con due colonne in porfido rosso, l’ antico ombrellino processionale in filo d’oro e il settecentesco organo di Sebastiano Vici.
Oratorio di San Giovanni
A pochi metri si trova l’Oratorio di San Giovanni. Oltrepassiamo la soglia e rimaniamo esterrefatti dal quattrocentesco ciclo pittorico dei fratelli Salimbeni di San Severino Marche e Antonio Alberti da Ferrara.
Un’opera stupefacente rimasta in gran parte indenne! Sulle pareti sono raffigurate scene della Crocifissione, episodi della vita di San Giovanni Battista, il Battesimo dei neofiti, la Predica, il beato Pietro Spagnoli, la Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista e la Madonna col Bambino tra i Santi Sebastiano.
Da qui si gode anche una bella vista sul borgo.
La scalinata in discesa fuori dalla Chiesa di San Giovanni Battista ci accompagna direttamente verso le mura castellane presso la Porta Valbona.
Porta Valbona
La bella Porta Valbona fu donata dalla città per abbellire il corteo nuziale di Federico Ubaldo della Rovere e Claudia de’ Medici.
Data – scuderie ducali
Oltrepassiamo la porta e ci troviamo su Piazza del Mercatale, dove possiamo ammirare la Data, antiche scuderie ducali recentemente riqualificata e destinata come centro di aggregazione sociale e valorizzazione del territorio.
Rampa elicoidale
L’imponente torrione che vedete al centro tra la porta e le scuderie è la famosa Rampa Elicoidale di Urbino.
Entriamo e percorriamo la famosa Rampa Elicoidale, la larghissima scala a lumaca simbolo di Urbino.
Giunti in cima usciamo sotto i lunghi portici di Via Garibaldi e passiamo davanti al classico Teatro Sanzio progettato nell’800 da Vincenzo Ghinelli.
sotto il Palazzo Ducale
Voltiamo lo sguardo e davanti noi si innalza il maestoso e possente Palazzo Ducale, vero simbolo della città. Costruito nel 1466 per volere del conte Antonio da Montefeltro, nonno di Federico, su progetto degli architetti Maso di Bartolomeo poi Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini.
La facciata retrostante della dimora è molto particolareggiata e caratterizzata da archetti, balconcini, fregi, affusolate torri gemelle e loggette decorate. Una vera maestria architettonica!
Per accedere agli ambienti interni del Palazzo Ducale saliamo per il viale alberato che lo costeggia e arriviamo in Piazza del Risorgimento, nei pressi di Palazzo Bonaventura, sede dell’Università degli Studi Carlo Bo. Percorriamo l’oblunga piazza dove sorgono l’alto obelisco egiziano, la Cattedrale santa Maria Assunta e la duecentesca Chiesa di San Domenico.
Chiesa di San Domenico
La Chiesa di San Domenico è in stile gotico è rialzata rispetto il manto stradale, la facciata è impreziosita da un bel portico rinascimentale in travertino del ‘400 e una copia della Madonna col Bambino e i Santi in terracotta invetriata Luca della Robbia.
All’interno siamo avvolti in un ambiente molto luminoso con linee classiche settecentesche su disegno dell’architetto Filippo Barigioni. Dalle candide pareti spiccano grandi opere d’arte e due enormi angeli del ‘600 del senese Francesco Vanni.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
La nostra visita prosegue alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e all’adiacente Palazzo Ducale.
L’origine del primo fabbricato è molto antica, intorno all’anno 1000, anche se possono ingannare le settecentesche forme neoclassiche inserite dall’architetto Giuseppe Valadier.
Un’ampia scalinata bianca sale verso i tre portali inseriti sulla facciata in pietra del Furlo e assieme alle statue, ai fregi, ai capitelli e alle epigrafi rendono l’insieme possente ed elegante.
In solenne silenzio entriamo all’interno, l’ambiente su pianta a croce latina è scandito da tre navate con volta a botte e sopra l’altare maggiore una meravigliosa cupola a cassettoni finestrata ci illumina.
La cattedrale è ricca di opere come: la Traslazione della Santa Casa di Loreto del ‘600 di Claudio Ridolfi; il Martirio di San Sebastiano e la Santa Cecilia del ‘500 dell’artista Federico Barocci; l’Assunzione in cielo della Vergine di Carlo Maratta e la Natività della Vergine del ‘700 di Carlo Cignani; la grande tela della Madonna Assunta di Cristoforo Unterberger, i bronzi di Camillo Rusconile; le ottocentesche statue in marmo di Raffaello Sanzio e del papa Clemente XI dello scultore Carlo Finelli e tante altre. La struttura ecclesiastica ospita nei sotterranei l’Oratorio della Grotta, una suggestiva cripta realizzata nel ‘500 dove si possono ammirare quattro cappelle decorate e impreziosite da tele, sculture, altari…da vedere!
Palazzo Ducale – Galleria Nazionale delle Marche
E’ arrivato il momento di visitare il Palazzo Ducale. Imbocchiamo il portone e acquistiamo i biglietti che ci permettono di entrare nella dimora sede della Galleria Nazionale delle Marche.
Tantissime sono le sale divise in tre piani.
Il primo piano con i numerosi appartamenti di Jole (Sala dell’Alcova del Duca), Melaranci (piante di arance), del Duca impreziositi da opere del ‘300 e ‘400 da Piero della Francesca, a Benedetto da Maiano, da Luciano Laurana a Raffaello e molti altri artisti.
Al secondo piano troviamo gli appartamenti rovereschi con un allestimento tra il’500 e il ‘600 da Orazio Gentileschi a Annibale Carracci, da Giovan Francesco Guerrieri a Paolo Uccello, Melozzo, Tiziano, Giusto do Gand, Verrocchio, Luca della Robbia, Federico Barocci e molte maioliche rinascimentali del Ducato d’Urbino.
Alcune opere presenti all’interno della galleria sono state scolpite nella pietra per i non vedenti come il dipinto la Madonna col Bambino tra gli angeli soprannominata La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca.
Secondo noi uno degli ambienti più incredibili dell’intero Palazzo è sicuramente Lo Studiolo di Federico da Montefeltro, il capolavoro di tarsie fu realizzato nella stessa epoca della dimora da artisti fiamminghi e vari artisti italiani.
Infine i sotterranei con le scuderie, i magazzini, la cisterna.
Fortezza Albornoz
Concludiamo le nostra giornate di visita alla Fortezza Albornoz nel Parco della Resistenza, costruita per ordine del cardinale Grimoard nel XIV secolo.
Da questo punto si ha una magnifica vista panoramica della “vecchia” Urbino e sullo sfondo le cime imponenti degli Appennini e del monte Nerone.
Chiesa di San Bernandino
Prima di lasciare questa incantevole città, è d’obbligo la visita alla Chiesa di San Bernardino, 2 chilometri fuori Urbino. Qui sono sepolti Federico da Montefeltro, suo figlio Guidobaldo e la moglie Elisabetta Gonzaga.
Cosa non perdere a Urbino?
Oratorio delle Cinque Piaghe
L’Oratorio delle Cinque Piaghe, un prezioso gioiello del ‘600 affrescato e decorato in stile barocco-rococò, molte opere abbelliscono l’unica sala: il dipinto I Momenti della Passione di Cristo, la statua in cartapesta di San Filippo Neri del plastificatore Antonio Rondelli, il Crocifisso di cartapesta e le sculture della Vergine e San Giovanni Evangelista in gesso. Info e prenotazioni: 34730119097
Museo Diocesano Albani
Il Museo Diocesano Albani, vanta la collezione della nobile famiglia urbinate di Papa Clemente XI Albani, Presso il Palazzo Episcopale si possono vedere calici, reliquiari, pastorali in avorio, paramenti liturgici intessuti con metalli preziosi, il monumentale leggio in ottone, il candelabro in bronzo, molti affreschi in stile Gotico Internazionale, dipinti di Giovanni Santi, Federico Barocci, Federico Zuccari e molto altro.
Teatro Sanzio
Il teatro Sanzio che viene collocato magistralmente dall’architetto Vincenzo Ghinelli tra il Portico di Corso Garibaldi e la scarpata del Pincio, dirimpetto al Palazzo Ducale. La facciata in mattoni è ornata da sei semicolonne doriche, finestroni a lunetta e due sfingi in pietra.
L’ambiente interno si distingue il sipario ottocentesco di Francesco Serafini che raffigura il Duomo e il Palazzo Ducale, un lucernario sul soffitto, decorazioni arabesche, il busto di Raffaello scolpito da Cario Finelli e la statua di Bramante dello scultore Giambattista Pericoli.
Chiesa di Santo Spirito
Curiosità su Urbino?
Federico Barocci
La città di Urbino vanta la nascita di un altro eccellente artista conosciuto in tutto il Mondo, Federico Barocci detto il Fiori. Cresciuto in una storica famiglia di letterati, scienziati e orologiai di prestigio è un importante esponente del Manierismo italiano ma soprattutto il capostipite del barocco, un riformatore dell’arte.
Chiesa della Santissima Annunziata
La graziosa Chiesa della Santissima Annunziata in Via dei Maceri, poco distante dal monumento a Raffaello Sanzio, ospita una riproduzione della tomba a grandezza naturale del sommo pittore realizzata dalla spagnola Factum Arte. L’esposizione venne curata nel 2021 da Vittorio Sgarbi per celebrare i 500 anni dalla morte del pittore rinascimentale.
Orto Botanico
Dopo tre secoli di importanti studi e cattedre in materia scientifica e medica, divulgati dal “Collegio dei tredici Dottori” antico centro universitario voluto dal Duca Guidobaldo, nasce nel 1808 l’ Orto Botanico. Fondato da Giovanni De Brignoli di Brunhoff, professore di medicina e agraria, il giardino “Pierina Scaramella” attualmente è gestito dall’Università di Urbino, vanta 2200 metri quadrati e 2300 specie suddivise su tre terrazzamenti inclinati sul versante collinare.
Il muro dei Bisbigli
Il muro semicircolare alla base dei Torricini cela un segreto. Posizionatevi in due al lati del muro semicircolare, dandovi le spalle guardando le colonne quadrate. Se uno dei due bisbiglierà l’altro udirà nonostante la distanza. Meglio se in un momento di calma: noi ci abbiamo provato ma la confusione era tanta e non abbiamo apprezzato a pieno. E voi? Avete provato?
Secondo quanto ci hanno detto lì si posizionavano le guardie, e questo sistema acustico era concepito per comunicare tra loro in segreto. segreto.
Altre curiosità su Urbino:
- Il centro storico di Urbino è sito Unesco patrimonio dell’umanità.
- Sede di una delle più antiche comunità ebraiche d’Italia.
- Sede dell’ Università Degli Studi”Carlo Bo” una delle più antiche d’Europa.
Quali sono gli eventi più famosi di Urbino?
- Festival internazionale di Musica Antica. (luglio)
- Festa del Duca: rievocazione storica rinascimentale. (agosto)
- Festa dell’Aquilone: storica gara tra le contrade. (settembre)
prossimi eventi ad Urbino
Piatti tipici di Urbino
Crescia sfogliata di Urbino
Il piatto tipico di Urbino è la crescia sfogliata, ricetta antichissima che nasce alla corte del Duca Federico da Montefeltro nel XV secolo. Impasto con farina, acqua, strutto di maiale, uova e pepe che le conferiscono la “sfogliatura”, la fragranza e il profumo unici. Cotta alla brace, la crescia sfogliata di Urbino viene farcita con le “foje de campo strascinate” come il ramolaccio, la cicoria, il cicorione, gli spinaci e altre erbe cotte in padella con abbondante aglio e peperoncino oppure con la Casciotta di Urbino, il prosciutto di Carpegna…
Area Camper Urbino
Se viaggi in camper ad Urbino il comune ha predisposto un’area camper con camper service. La zona rimane a circa 20 minuti a piedi in salita dal borgo, ma abbiamo notato una fermata del bus, che sicuramente collega la zona al centro storico. La zona del camper service è un ampio posteggio in forte pendenza, usato dai bus turistici. Parcheggiare qui è semplice ma dormire diventa praticamente impossibile; vicino abbiamo trovato un parcheggio in piano, libero nel fine settimana e molto tranquillo. Vicino c’è una scuola, forse in mezzo alla settimana c’è più movimento.
Nel camper service sono presenti carico e scarico acque. Facile fare manovra.
L’area camper si trova in Viale Pablo Neruda: clicca qui per vedere la mappa.
Se ti è piaciuto questo articolo su cosa vedere ad Urbino, se hai notato errori o vuoi segnalarci dei suggerimenti…. lascia un commento qui sotto!
samuel says
ciao, grazie per le informazioni!
quanti giorni di permanenza consigliare per la visita di Urbino?
web.admin says
ciao Samuel, la città di Urbino non è particolarmente estesa. Puo’ essere visitata in un giorno mediamente. Un paio di giorni se hai un particolare interesse per musei o per una visita più approfondita.
samuel says
grazie!
luca says
Ciao, sai se quest’anno fanno la festa del duca? E se si, mi sai dire le date precise?
Grazie
Amarche says
ciao Luca, grazie per averci scritto. Al momento non abbiamo informazioni precise: cerchiamo notizie ufficiale e aggiorneremo la pagina ed i social >> https://www.facebook.com/amarche.it/ >> https://www.instagram.com/amarche.it/