Nonostante non sia tra le mete turistiche umbre più famose, Gualdo Tadino è una cittadina particolarmente stimolante. Famosa nel mondo per le sue ceramiche a lustro, circondata da una lussureggiante natura, è stata più volte martoriata da tremendi eventi sismici. Oggi nell’antico borgo si respira una fresca aria di rinnovamento, con importanti edifici storici ben ristrutturati, e un’allettante e completa proposta culturale.
Indice
Dove si trova Gualdo Tadino?
Gualdo Tadino si trova in Umbria, in provincia di Perugia, lungo l’antico percorso della via Flaminia. Il borgo sorge a circa 500 metri s.l.m. ed è cinto dalla catena montuosa appenninica umbro-marchigiana, dove svetta la cima più alta di 1432 metri s.l.m. del monte Penna. Il vasto territorio ha un ricco patrimonio naturalistico e ambientale, costituito da boschi, pinete e ampie distese di prati perenni.
Cosa vedere a Gualdo Tadino?
Ciao Amici, oggi visiteremo Gualdo Tadino, rinomata città della ceramica a lustro, assieme agli amici di Umbria.Love.
Chiesa di San Donato
Dalla Porta di San Benedetto saliamo verso il centro incontrando la duecentesca Chiesa con convento di San Donato. La struttura affiancata da un campanile, venne eretta nel 1255 dai monaci camaldolesi, danneggiata poi nel 1751 a seguito di un sisma. La sola navata fu ristrutturata nel 1914 su disegno dall’architetto fiorentino Ugo Tarchi e decorata dall’artista amerino Elpidio Petrignani. All’interno risaltano il seicentesco coro ligneo costruito da P.P. Marcianus, una tela con la Madonna incoronata col Bambino, una tela cinquecentesca raffigurante Cristo in Croce tra San Pietro e Santa Caterina d’Alessandria, il Martirio di Sant’Andrea di Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone e la statua di Sant’Antonio da Padova.
Chiesa Santa Maria dei Raccomandati
Dopo pochi metri un secondo edificio sacro, edificato nel XIII secolo dalla Confraternita di Santa Maria dei Raccomandati o del Gonfalone. La semplice facciata rivista nel settecento si distingue per il portale con timpano, la formella con l’immagine della Madonna col Bambino e il dipinto con la Madonna della Misericordia. All’interno numerosi sono stati gli interventi e l’ultimo nel 1997, dopo il terremoto, ha portato alla luce frammenti di affreschi di scuola giottesca di Bartolomeo di Tommaso e scuola folignate del XV secolo. Altre opere di pregio: il dipinto della Vergine Maria al Tempio del pittore gualdese Pico Discepoli; le sculture lignee del Crocefisso e della Vergine col Bambino circondata da angeli databili ‘400; la tela dell’Annunciazione del 1580 di Avanzino Nucci.
Piazza Martiri della Libertà
Il brioso Corso Italia si allarga sulla riqualificata Piazza Martiri della Libertà dove spiccano la chiesa di San Francesco, il Palazzo del Podestà, la Torre Civica, la Cattedrale di San Benedetto e il settecentesco Palazzo dei Rettori delle Arti e dei Priori affrescato da importanti pittori, attualmente sede del Municipio.
Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco, eretta nel XIII secolo, è dedicata al “Poverello di Assisi”. Sulla straordinaria architettura si differenziano vari volumi: la facciata a capanna con rosone, un grande portale gotico fregiato di capitelli e tre robusti contrafforti semicilindrici; nel retro, un prospetto più alto e slanciato che termina con il timpano con annesso il campanile a base quadrata con tre altissime bifore gotiche accanto all’abside ottagonale.
All’interno un’unica navata custodisce affreschi di scuola umbro-marchigiana datati tra il XIV e il XVI secolo, il quattrocentesco coro ligneo, la spettacolare pala d’altare in ceramica policroma del’500 recuperata dall’eremo di Serrasanta e le opere pittoriche del ‘400 del pittore-notaio rinascimentale Matteo da Gualdo: la “Madonna col Bambino in trono”, i Santi Francesco d’Assisi e Sebastiano”, la “Crocifissione”, la “Madonna col Bambino e San Francesco”, “Madonna col Bambino e Sant’Anna”. E’ spesso sede di mostre d’arte temporanee.
♥ ingresso a pagamento con biglietto unico Polo Museale Città di Gualdo Tadino
Palazzo del Podestà
Del massiccio Palazzo del Podestà, soprannominato Rocca Minore, e della Torre Civica del XIII sec. sono state recuperate alcune zone successivamente il sisma del ‘700. Un particolare interessante dell’imponente struttura architettonica, in piazza Soprammuro, è l’anfiteatro intitolato al noto architetto gualdese Daniele Mancini.
Museo Regionale dell’Emigrazione
Scendiamo le scale ed entriamo al Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti.
L’esposizione si sviluppa su tre piani e racconta il grande esodo migratorio degli umbri alla fine dell’800 in tutta Europa. All’interno abbiamo potuto ripercorrere le emozionanti esperienze dei nostri connazionali attraverso documenti (contratti di lavoro, certificati, biglietti di viaggio carte d’identità…), indumenti, attrezzature, video, fotografie e oggetti vari. Un bel museo particolarmente toccante, dove ripercorrere storie drammatiche di addii e integrazioni di un recentissimo passato.
Polo-Museale-Citta-di-Gualdo-Tadino#Polo-Museale-Citta-di-Gualdo-Tadino
Cattedrale di San Benedetto
Torniamo nella piazza principale dove primeggia la Cattedrale di San Benedetto, un vero capolavoro di arte sacra.
L’edificio costruito nel XIII secolo in stile romanico-gotico con bianche pietre squadrate, ha una solenne facciata suddivisa in due ordini. Gli elementi che la caratterizzano sono i tre portali decorati, l’enorme rosone centrale e il campanile neo-romanico.
All’interno le volte a crociera e i palchetti sopra le tre navate sono magistralmente affrescate. Spiccano elementi neo-rinascimentali realizzati nell’800 dall’architetto Virginio Vespignani, i bassorilievi raffiguranti episodi della vita di san Benedetto, le decorazioni pittoriche del XX secolo di Ulisse Ribustini, pregevoli opere plastiche dello scultore Guglielmo Ciani. La fonte battesimale con terrecotte di Francesco Biscarini e Raffaele Angeletti, l’altare marmoreo dello scultore gualdese Siro Storelli, il duecentesco tabernacolo ligneo dorato, la croce astiledel’300 e le statue lignee dei Compatroni Beato Angelo e San Michele Arcangelo.
La meravigliosa cripta a tre navate sostenuta da otto pilastri marmorei custodisce all’interno dell’urna in bronzo e argento le reliquie del Beato Angelo da Casale, realizzata dallo scultore Publio Morbiducci. La spirituale cappella è stata affrescata da Matteo da Gualdo e decorata dal marchigiano Ulisse Ribustini.
Fontana del Cardinal del Monte
Oltrepassiamo la Fontana del Cardinal del Monte in travertino, realizzata nel ‘500 dello scultore Michelangelo Lucesole e scaliamo la dolce collina verso la rocca che sovrasta l’abitato.
Rocca Flea
Rocca Flea è una stupefacente fortezza medievale circondata da una verdeggiante e rigogliosa natura. Deve il suo nome al fiume Flebeo. L’attuale impianto architettonico fonda le sue origini su una precedente costruzione religiosa longobarda dedicata a San Michele Arcangelo chiamato Sant’ Angelo di Flea.
In epoche successive la costruzione fu utilizzata come avamposto strategico e difensivo, nel ‘200 venne ristrutturata e ampliata da Federico II di Svevia.
Lo spazioso e profumatissimo giardino ci introduce all’interno della attuale sede del Museo Civico di Gualdo Tadino. Le numerose sale espongono reperti archeologici testimonianza del popolo umbro e dei vari insediamenti dalla preistoria al medioevo; paramenti, arredi, corredi, le tele di Nucci Avanzino e il grande portale della Chiesa di Sant’Agostino; il quattrocentesco Polittico dell’Alunno, Niccolò di Liberatore; i dipinti dell’artista Matteo da Gualdo e una sezione ceramica a lustro locale del XIX e XX secolo realizzate dalle famiglie Rubboli e Santarelli.
♥ ingresso a pagamento con biglietto unico Polo Museale Città di Gualdo Tadino
Opificio Rubboli
L’ultima nostra tappa in città è presso il Museo Opificio Rubboli.
La piacevole visita negli antichi locali ottocenteschi è guidata da un esperto e appassionata guida, che ci narra la storia del fondatore della bottega, Paolo Rubboli, e della sua famiglia. L’affascinante percorso è arricchito dalla presenza di numerosi oggetti, come stampi, torni, pennelli, ritratti, foto, e soprattutto le antiche e contemporanee maioliche a lustro.
La zona più significativa dell’opificio sono i forni per il lustro, chiamati “muffole”. Le cinque muffole costruite da Rubboli sono identiche a quelle descritte da Cipriano Piccolpasso nel suo celebre trattato “Li tre libri dell’arte del vasaio” del 1558 e secondo lo studioso inglese Alan Caiger-Smith, considerato il principale esperto della tecnica a lustro, sono le ultime al mondo.
♥ ingresso a pagamento con biglietto unico Polo Museale Città di Gualdo Tadino
Cosa non perdere a Gualdo Tadino?
Polo Museale Città di Gualdo Tadino
Il Polo Museale Città di Gualdo Tadino è un interessante itinerario che racchiude i musei di Gualdo Tadino. L’intero circuito culturale è compreso in un solo biglietto di 6€ valido fino all’esaurimento delle proposte.
- Rocca Flea
- Museo Opificio Rubboli
- Museo Archeologico Antichi Umbri
- Museo della Ceramica
- Museo dell’Emigrazione Pietro Conti
- Chiesa Monumentale di San Francesco
- Museo del Somaro
Museo del Somaro
Museo del Somaro, Centro d’Arte Contemporanea, creato dall’artista Nello Teodori per celebrare l’asino come simbolo di testardaggine, bontà e laboriosità. Tanti gli artisti e gli illustri personaggi che hanno omaggiato questo animale. All’interno troverete più di cento opere: video, installazioni, poesie, dipinti e sculture.
Museo della Ceramica di “Casa Cajani”
Museo della Ceramica di “Casa Cajani” presenta tre sezioni: una sezione di prestigiosi manufatti umbri, toscani, marchigiani, campani; un’altra dedicata alle opere di Alfredo Santarelli realizzate nel ‘900, e infine la straordinaria collezione della tecnica a lustro di oro e rubini recuperata dal Maestro Paolo Rubboli.
All’interno della Casa Cajani si trova il Museo Archeologico “Antichi Umbri” dove sono esposti più di 1.500 reperti databili tra il XIII sec. a.C. al III sec. a.C. provenienti dalle popolazioni del Centro Italia ma soprattutto dell’antico popolo umbro dei Tarsinati. L’allestimento suddiviso in tre sezioni comprende oggetti di uso quotidiano e manufatti sacri.
Valsorda
La Valsorda si sviluppa a 1000 metri sul livello del mare. Sovrasta il centro abitato di Gualdo Tadino, raggiungibile con una comoda strada che in poco più di quattro chilometri sale di quota di circa 400 metri.
Si sviluppa tra il Monte Serrasanta ed il Monte Maggio. La vallata, denominata sorda in quanto priva di eco, regala seducenti panorami sulle montagne umbre e marchigiane, meta ideale per trekking, equitazione, sci da fondo, mountain bike e volo a vela. Uno dei quattro rifugi, il Monte Maggio, è l’arrivo di una delle 500 tappe del Sentiero Italia Cai. Il tracciato, lungo quasi 8000 km, percorre alcune grandi vie sentieristiche già preesistenti, unendo le Alpi con gli Appennini attraversando tutta la penisola italiana isole comprese.
Eremi
Il territorio gualdese vanta alcuni dei più suggestivi luoghi di preghiera dell’Umbria. L’eremo di Santo Marzio, l’eremo del Beato Angelo, l’eremo di Serrasanta, la Chiesetta di Valsorda, il Convento della Santissima Annunziata e la chiesa di San Rocco.
L’eremo di Santo Marzio costruito dai francescani intorno al ‘200 si trova in località Valdigorgo.
L’eremo del Beato Angelo, scavato nella roccia nel ‘300 dallo stesso Beato sulla riva del Rio Romore, venne ampliato nel ‘400 dai frati Cappuccini.
Eremo di Serrasanta
L’Eremo di Serrasanta sorge a quota 1348 metri sull’omonimo monte. Venne edificato come romitorio benedettino tra i secoli XI e XII. Il suggestivo complesso è stato ristrutturato nel 2016 dalla Confraternita della S.S. Trinità, comprende una sala di accoglienza e la graziosa chiesetta abbellita da una pala d’altare in ceramica di scuola robbiana del 1927 opera di Giuseppe Pericoli (copia dell’opera in maiolica del ‘500 conservata nella Chiesa di San Francesco) testimonianze ed ex voto.
Lo scenario dall’altura è incredibile. Ai nostri piedi la città di Gualdo Tadino e tutta la vallata. In lontananza nelle giornate limpidi è possibile scorgere numerose cime: il Subasio, il Penna, il Nero, il Cucco, il Catria, il Nerone, lo Strega, il Redentore.
L’antico romitorio si può raggiungere a piedi, in bike e in auto.
♥ trekking: escursione dalla Val Sorda verso l’Eremo di Serrasanta [articolo in fase di realizzazione]
Curiosità su Gualdo Tadino
Il patrono di Gualdo Tadino è il Beato Angelo, un ragazzo cresciuto in una umile famiglia di pastori. Un giorno il fanciullo prima di uscire di casa ebbe un’accesa discussione con la madre, poiché in procinto di portare del pane agli agnellini. Al suo rientro trovò la donna morta. Il profondo tormento e il senso di colpa lo portò in pellegrinaggio fino in Spagna sulla tomba di San Giacomo di Compostela, e a vivere da eremita pregando Dio per tutta la sua esistenza. Il Beato Angelo viene ricordato per i numerosi prodigi e per il miracolo della fioritura avvenuto in un rigido gennaio del 1325, quando durante il passaggio della sua salma sui campi sbocciarono biancospini e fiori di lino.
Quali sono gli eventi più famosi a Gualdo Tadino?
Giochi de le Porte
Giochi de le Porte è una rievocazione storica medievale movimentata dal Palio delle quattro contrade, cortei in costume, sbandieratori, taverne e musica. (settembre)
Festività del Beato Angelo
La Festività del Beato Angelo è una manifestazione religiosa dedicata al Santo, il cui feretro viene portato in processione per le vie del paese. Nel corso della festa si può ammirare la fioritura del biancospino. (gennaio)
Cosa vedere vicino Gualdo Tadino
- Fabriano: 25 minuti ► cosa vedere a Fabriano
- Gubbio: 30 minuti
- Foligno: 35 minuti ► cosa vedere a Foligno
- Spello: 35 minuti ► cosa vedere a Spello
- Perugia: 40 minuti
- Assisi: 40 minuti ► cosa vedere ad Assisi
- Bevagna: 40 minuti ► cosa vedere a Bevagna
- Rasiglia: 45 minuti ► cosa vedere a Rasiglia
- Spoleto: 50 minuti ► cosa vedere a Spoleto
- Terni: 1 ora 20 minuti ► cosa vedere a Terni
- Cascata delle Marmore: 1 ora e 20 minuti ► cosa vedere alla Cascata delle Marmore
- Monte Cucco: 30 minuti ► cosa vedere al Monte Cucco
► scopri i nostri consigli su cosa vedere in Umbria!
Informazioni su Gualdo Tadino
- Abitanti: circa 14.000
- Comuni confinanti: Fabriano (AN), Fossato di Vico, Gubbio, Nocera Umbra, Valfabbrica
- Codice Postale: 06023
- Nome abitanti: gualdesi
- Patrono: beato Angelo da Gualdo Tadino e san Michele Arcangelo
- Giorno festivo: 15 gennaio
- Frazioni: Boschetto, Busche, Broccaro, Voltole, Caprara, Casale, Cerqueto, Corcia, Casone, Crocicchio, Gaifana, Pastina, Grello, Morano Osteria, Morano Madonnuccia, Nasciano, Palazzo Ceccoli, Palazzo Mancinelli, Petroia, Piagge, Pieve di Compresseto, Poggio Sant’Ercolano, Rasina, Rigali, Roveto, San Lorenzo, San Pellegrino, Sant’Antonio di Rasina, Sassuolo, Toccio, Vaccara
Tecnica della Ceramica a Lustro
Il lustro è una tecnica decorativa che permette di ottenere un effetto metallico (oro o rubino) con sfumature cangianti o iridescenti. Il lustro veniva ottenuto applicando speciali impasti e utilizzando una complessa tecnica di cottura. Gli effetti iridescenti venivano aggiunti agli smalti bianchi in specifiche aree. A fine cottura venivano inseriti nel forno legni essiccati per rimuovere ossigeno e umidità, e successivamente, levigando con un panno, si otteneva l’effetto metallico caratteristico. Il processo classico per creare il lustro prevedeva l’applicazione di una preparazione di sali metallici di rame o argento, mescolati con aceto, ocra e argilla, sulla superficie di un oggetto già cotto e smaltato. L’oggetto veniva poi cotto nuovamente in un forno a circa 600 °C, dove i sali si riducevano a metalli e si fondevano in nanoparticelle, conferendo al secondo smalto un aspetto metallico. La tecnica del lustro ha avuto origini antiche. Inizialmente, veniva utilizzata come tecnica di pittura su vetro, probabilmente nell’Egitto romano e copto tra il 3º e l’VIII secolo d.C. Successivamente, è stata adottata nella ceramica, prima in Mesopotamia, poi in Egitto fatimide, Persia e Siria. In ogni regione, il lustro ha sviluppato stili e caratteristiche distintive, ma ha mantenuto l’effetto lucente e iridescente.
Lascia un commento