La Cascata delle Marmore è la più alta d’Europa (artificiale)! Abbiamo visitato le Marmore con gli amici di Umbria.love, ed in questo articolo vi daremo consigli su cosa vedere e cosa non perdere in zona!
Indice
Dove si trova la Cascata delle Marmore?
Ci troviamo in Umbria, vicini al confine con il Lazio. C’è anche un po’ di regione Marche, perché il fiume Nera nasce a Castelsantagelo sul Nera, sui Monti Sibillini. Siamo nel Parco fluviale del Nera, a meno di 10 chilometri da Terni.
Cosa vedere alla Cascate delle Marmore?
Ciao Amici, oggi visiteremo la meravigliosa Cascata delle Marmore, in compagnia degli amici di Umbria.love!
la storia della Cascata delle Marmore
Qui il fiume Velino, che nasce sul Monte Pozzoni nell’alta provincia di Rieti, confluisce nel Nera con un triplice salto, per poi arrivare nel Tevere.
La cascata venne realizzata dai romani attorno al 271 a.C., per bonificare delle zone malsane. Venne così creato un canale, il Cavo Curiano, allo scopo di far defluire queste acque stagnanti verso il Nera. Nel secoli successivi ci furono numerosi interventi, l’ultimo ad opera all’architetto Andrea Vici, che nel settecento realizzo l’attuale conformazione.
parcheggio e biglietteria
Parcheggiamo nel Piazzale Fatati ed andiamo in biglietteria. Qui la coda è lunga, impieghiamo più di 30 minuti!
SALTA LA CODA. Vi consigliamo di acquistare i biglietti online: semplice e veloce!
ingresso Belvedere Inferiore
Entriamo dall’ingresso “Belvedere Inferiore”. Grazie al biglietto giornaliero possiamo entrare ed uscire più volte attraverso i vari punti di accesso.
Qui troviamo una prima ampia terrazza che si affaccia alla base della grande cascata. In questo momento l’acqua è poca perché il suo flusso è controllato e programmato. Oggi ad esempio le paratie verranno aperte alle 12. Vi consigliamo di controllare i giorni e gli orari sul sito ufficiale.
Pochi passi e siamo su piazzale Lord Byron, dedicato al celebre poeta che in un suo viaggio in Umbria nel 1817, definì la cascata è “orribilmente bella”!
Il suono delle sirene ci avverte dell’imminente rilascio dell’acqua. In pochi minuti si scatena tutta la potenza e grandiosità del getto d’acqua, che cade roboante. Uno spettacolo emozionante!
area escursionista
Abbiamo deciso di fare un percorso ad anello, da sotto a sopra per tornare poi attraverso il bosco. Entriamo all’area escursionistica oltrepassando il Ponte di Ferro. Consigliamo scarpe da trekking.
Qui è presente un piccolo laghetto, passerelle in legno e la partenza dei sentieri, sia attigui al corso d’acqua, che verso la vetta. Procuratevi degli impermeabili perché è possibile ammirare la cascata proprio da sotto!
sentiero 1
Il sentiero che dobbiamo prendere è il numero 1, verso il belvedere superiore. Una salita di circa 1 chilometro un po’ impegnativa, che costeggia la parete rocciosa, alcune piccole grotte, ed il rigoglioso bosco.
belvedere superiore
Arriviamo finalmente al Belvedere Specola, di fronte il primo salto del fiume Velino.
Deliziosa è la torretta fatta costruire da Papa Pio VI nel 1781 dove poter ammirare la sontuosa cascata.
Scorgiamo anche più di un arcobaleno sospeso tra gli spruzzi d’acqua!
parco Campacci
Usciamo dall’accesso Belvedere Superiore e ci prendiamo una pausa nel Parco Campacci, un’ampia area verde con giochi, ristoranti, locali e tavoli per il pic nic.
sentiero 5
Seguiamo le indicazioni per il sentiero numero 5, facile e pianeggiante. Qui si gode una meravigliosa vista sulla Valnerina, la Conca Ternana e i borghi medievali. Ci fermiamo a guardare le enormi attrezzature industriali dismesse dalla centrale idroelettrica.
sentiero 6
Il nostro anello prevede di prendere il sentiero numero 6, che attraversando il rigoglioso bosco di lecci ci conduce al parcheggio da dove siamo partiti.
sentiero 4
L’ultima tappa della giornata è forse l’affaccio più panoramico e spettacolare, il sentiero segnalato con il 4. Attraversiamo la strada statale Valnerina dopo il distributore e oltrepassiamo il varco di accesso.
ll sentiero Pennarossa conduce sul monte omonimo, dove sono state realizzate due terrazze dalla vista mozzafiato. La Cascata delle Marmore è proprio di fronte a noi, la prima terrazza è più bassa.
Ci spostiamo verso la seconda proprio mentre le paratie stanno iniziando a chiudersi. Il sole sta calando, così come l’impeto delle acque.
La giornata è finita, ma ci aspettano altre meraviglie da vedere nella Valnerina!
Sentieri Cascata delle Marmore
6 sono i sentieri della Cascata delle Marmore:
- Antico Passaggio. Un percorso impegnativo che collega in quaranta minuti il belvedere inferiore e quello superiore
- Anello della Ninfa. Ripercorre il corso fluviale a stretto contatto con la Cascata e la vegetazione circostante. Adatto ai bambini.
- L’incontro delle acque. Un sentiero attrezzato con passerelle di legno molto adatto ai bambini tra i canyon scavati nella roccia dal fiume.
- La Maestosità. Il tracciato “Pennarossa” conduce a due punti panoramici frontali la Cascata delle Marmore.
- La rupe e l’uomo. Dal belvedere superiore si prosegue lungo il perimetro della montagna. La facile passeggiata conduce al giardino-museo dove si possono ammirare turbine, attrezzature industriali e pozzi di consolidamento.
- I lecci sapienti. Il sentiero tra il bosco di lecci può essere intrapreso sia nella zona inferiore o dal belvedere Specola.
Il Balcone degli Innamorati è uno spettacolare affaccio affianco la cascata! Per motivi di sicurezza e di tutela dell’ambiente, l’accesso è possibile solo a numero chiuso e con visita guidata.
Abbigliamento consigliato
Consigliamo a seconda delle stagioni un abbigliamento comodo ma soprattutto di indossare sempre gli scarponi da trekking, a causa di alcuni passaggi scivolosi, irti ed irregolari.
Cosa non perdere vicino alle Marmore?
Il C.E.A. centro di educazione ambientale si occupa della didattica e della divulgazione in materia di botanica e geologia incrementando con attività ricreative e ludiche.
Papino, il grazioso borgo medievale è arroccato su una collina e anticamente la sua posizione dominante sulla valnerina e Rieti era strategica. Attualmente l’abitato è circondato da vegetazione, edifici industriali e i resti dei ruderi dell’antica fortificazione.
Umbria Studios, grandi stabilimenti utilizzati come set cinematografici negli anni 90 dal regista e attore Roberto Benigni per produrre alcuni suoi film come “La vita è bella”, “Pinocchio”, “La tigre e la neve”.
Lago di Piediluco, un meraviglioso bacino sinuoso incastonato dalla vegetazione dove si affaccia il piccolo borgo di pescatori e la stupenda chiesa di San Francesco del 1300.
Nel Parco Fluviale del Nera e alle Cascate delle Marmore sono possibili attività sportive alternative al trekking. La speleologia nelle grotte naturali e nel sottosuolo; il torrentismo tra i canyon e le forre dei corsi d’acqua; il rafting con il gommone, hydrospeed e tanto altro.
La Greenway del fiume Nera è un percorso cicloturistico nella ex Comunità Montana Valnerina e nelle aree Natura 2000. L’itinerario di 180 Km si snoda lungo il corso del Nera, i suoi emissari e negli antichi borghi medievali. La Greenway del Nera suddivisa in 16 tappe di lunghezza diversa può essere percorsa in entrambe le direzioni. Ottima la segnaletica con cartelli direzionali caratterizzati dal logo, il numero della tratta, il grado di difficoltà e la località di destinazione.
Curiosità sulle Cascate delle Marmore
L’abbondante flusso e potenza delle acque del fiume Nera e del Velino, alle falde del Monte Sant’Angelo, viene sfruttata dal 1929 dalla Centrale Idroelettrica di Galleto. L’impianto costruito dall’architetto Cesare Bazzani è il più potente dell’Appennino e uno dei primi cinque d’Italia. Nel 1934 la forza dell’intero sistema fluviale era di 256.500 KW con una produzione di oltre un miliardo di Kwh annui.
Nel sessanta viene ampliata e nazionalizzata dall’Enel. Un gioiello di storia, archeologia industriale e di forza dell’acqua che si trasforma in energia. Attualmente attiva.
Le Cascate delle Marmore e il piccolo borgo omonimo devono il loro nome alla presenza di sali di carbonato di calcio sulle rocce della montagna, simili a marmo bianco.
Molti artisti tra il ‘700 e l’800 definiti “Plenaristi”, cioè pittori en plen air, rimasero colpiti dai suggestivi panorami delle Cascate delle Marmore, Piediluco, Papigno e Narni. “La Valle Incantata” è un museo diffuso, un itinerario di 20 Km che ripercorre i luoghi dove i pittori hanno impresso-dipinto il paesaggio reale sulle loro tele.
Nelle sale della biglietteria del Belvedere inferiore della Cascata delle Marmore, si possono visionare riproduzioni fotografiche dei dipinti, documenti e filmati inerenti ai pittori plenaristi.
Le Cascate delle Marmore hanno ottenuto il riconoscimento come area naturale protetta della Rete Ecologica Europea Natura 2000, cioè una zona gestita privatamente che garantisce e sostiene il fragile equilibrio secolare tra natura e uomo. Tale gestione sostenibile protegge, valorizza e promuove il territorio floro faunistico, le attività economiche e rurali. La biodiversità delle Marmore garantisce un habitat ideale a specie volatili come: il Merlo acquaiolo, la Ballerina bianca e gialla, il Martin pescatore, la Rondine montana, il Passero solitario, l’Usignolo,la Gallinella d’acqua e il Germano reale.
Cosa vedere vicino alla Cascata delle Marmore
Tempi di percorrenza in auto.
- Terni: 10 minuti ► cosa vedere a Terni
- Spoleto: 30 minuti ► cosa vedere a Spoleto
- Narni: 25 minuti ► cosa vedere a Narni
- Perugia: 1 ora
- Assisi: 1 ora ► cosa vedere ad Assisi
- Parco Archeologico Carsulae: 30 minuti
Cosa vedere in Umbria: consulta la nostra pagina dedicata alla Regione Cuore Verde d’Italia
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