Rocca Contrada, così chiamata fino al 1817, poi Arcesvia, ovvero luogo fortificato, e infine Arcevia. Il comune si estende per ben 126 kmq , diviso in 18 frazioni e completo di 9 castelli. Paese di umili origine contadine, nel Medioevo divenne teatro di numerose e memorabili battaglie, tra Guelfi e Ghibellini, tra Malatesta e lo Stato pontificio. Ricca di testimonianze archeologiche dal Paleolitico, all’Età del Bronzo e all’ Età del Ferro. Scopri cosa vedere ad Arcevia…
Indice
Dove si trova Arcevia?
Arcevia è un comune in provincia di Ancona, il territorio sorge sul colle del Monte Cischiano e confina con i Monti della Gola della Rossa. Arcevia fa da confine tra la campagna marchigiana e l’appennino umbro-marchigiano.
Cosa vedere ad Arcevia?
Ciao Amici, ci siamo regalati una bella giornata ad Arcevia, immersi nelle verdeggianti colline marchigiane tra castelli medioevali, antiche chiese e ottimo cibo.
Il paese in cima al Monte è ben protetto dall’imponente cinta muraria. Dell’antica fortificazione rimangono alcuni torrioni e le porte d’accesso.
Ci incamminiamo lungo la maggiore via cittadina, corso Giuseppe Mazzini che taglia in due il paese, denominata nel ‘500 “la strada principale”.
Collegiata di San Medardo
La nostra prima tappa è alla meravigliosa Collegiata di San Medardo, chiesa – museo del 1200. All’interno si possono ammirare diversi capolavori, come “il Polittico di San Medardo” e” il Battesimo di Cristo”, opere di Luca Signorelli (datati 1507-1508 ), e il Monumentale Dossale in terracotta invetriata raffigurante “la Madonna col Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Gerolamo” di Giovanni della Robbia, della bottega fiorentina. Ed inoltre, arredi lignei dei maestri intagliatori Leonardo Scaglia e Francesco Giglioni, tra il 1647 e 1650, e altre opere di pregio realizzate da importanti artisti come Canova, Agabiti, Cantarini, Ramazzani, Venanzio da Camerino.
Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Proseguendo per le viuzze arriviamo alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso e Monastero di Santa Lucia, del XVI secolo, fondata dai Padri Agostiniani e ceduta alle monache Clarisse. La chiesa è in stile barocco a croce latina suddivisa da tre navate e si possono ammirare opere di Ramazzani, Veronese e di Fra Mattia Robbia, come “L’Annunciazione di Maria ” del 1520. All’ esterno troviamo una maestosa Torre Campanaria.
Centro Culturale di San Francesco
Pochi passi ancora e ci troviamo al Centro Culturale di San Francesco che integra la chiesa francescana, in stile barocco, rifatta dall’architetto Lorenzo Bossi. Dell’originale costruzione romanica rimane il portone in pietra rosa e bianca. All’interno abbiamo visitato il Museo Archeologico Statale di Arcevia, nato nel 1996, e la sua interessante raccolta di reperti dalla preistoria all’ età romana. Il materiale recuperato è vario, dal ponte di pietra paleolitico al villaggio fortificato eneolitico, dai corredi di nove tombe della famosa necropoli gallica di Montefortino alle preziose oreficerie fino alle statuette votive in ceramica e bronzi etruschi. E poi le tre tele funerarie in pietra raffiguranti la porta ditis, la porta degli inferi. Da non perdere l’ Archivio Storico di Arcevia, il più importante delle Marche, che ospita oltre 1800 pergamene tra il XIII e il XVI secolo.
Continuando lungo Corso Giuseppe Mazzini ci imbattiamo in alcuni edifici importanti per la città.
Palazzo del Comune
Il Palazzo del Comune, tra i più antichi della regione, è caratterizzato da un portone d’ingresso ad arco gotico e affiancato dalla Torre Civica alta 36 metri.
Palazzo dei Priori
Il Palazzo dei Priori del XIV secolo, con annesso il Teatro Misa risalente alla metà dell’800. Il Teatro è caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo circondata da tre ordini di palchi per un totale di 38, adornato da balaustre a mascherina, listelli dorati e figure allegoriche rococò.
E’ sede di AR[t]CEVIA, Festival internazionale di arti contemporanee.
Chiesa di Sant’Agata
Infine la Chiesa di Sant’Agata, costruita nella seconda metà del ‘700, a pianta ottagonale. Sull’altare si può ammirare “L’Incoronazione della Vergine da parte della SS.Trinità con Giovanni Evangelista e S.Agata”, capolavoro di Claudio Ridolfi.
Giardino Leopardi
Concludiamo la nostra gita nel grande giardino Leopardi, oggi sede del Centro di Educazione Ambientale e dell’istituto dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Marche, dove oltre a uno splendido panorama si gode di un’assoluta pace.
Curiosità su Arcevia?
La città è decorata al valor militare per la guerra di liberazione, medaglia di bronzo per i sacrifici della popolazione e l’attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Arcevia ha la caratteristica di essere circondata da 9 Castelli / Borghi. Se vuoi saperne di più abbiamo realizzato la pagina dell’ “Itinerario dei 9 Castelli di Arcevia”, con informazioni, foto e sulla strada da seguire per visitarli tutti in una giornata: clicca qui!
Cosa non perdere ad Arcevia?
- La chiesa di San Francesco di Paola del 1728, capolavoro barocco dell’architetto Vici. L’interno è a croce greca sormontato da una bella cupola.
- Il Palazzo Duchessa del XVII secolo, sede estiva di Livia della Rovere. La facciata è sobria ed elegante con il portone in pietra.
Quali sono gli eventi più famosi ad Arcevia?
- Arcevia Jazz Feast, dal 1998 si tengono seminari di musica. Il paese si popola di artisti di tutte l’età per assistere alle lezioni, alle jam session, ai concerti. In cooperazione con il College of Music di Cape Town dal Sud Africa.(luglio-agosto)
- Festa dell’Uva, manifestazione tradizionale per festeggiare la conclusione della raccolta dell’uva, con sfilate di carri allegorici, palio, stand enogastronomici e spettacoli.(settembre)
- AR[t]CEVIA, Festival internazionale di arti contemporanee, che dal 2008 ogni estate organizza una mostra collettiva ad ingresso gratuito, con mediamente 70 artisti partecipanti (estate)
- Disfida dell’uovo, gara di scoccetta pasquale, un gioco dalle antiche tradizioni. Due sfidanti picchiano le proprie uova una sull’ altra, l’ uovo che rimane intero vince.(Pasqua)
Prossimi eventi ad Arcevia
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Paolo Santini says
Pur con una sintetica e gradevole panoramica utile ad un turismo ” mordi e fuggi” l’articolo rivela forti carenze di carattere storico artistico e numerosi errori (in S.Medardo non ci sono opere di Canova e Agabiti). Il redattore forse doveva leggere, se consigliato, almeno il mio “Arcevia.Nuovo itinerario nella Storia e nell’Arte” del 2005.
Amarche says
Salve Paolo, grazie per la segnalazione. In effetti cerchiamo di fornire una veloce panoramica per far conoscere le località marchigiane ai tanti che non conoscono la Regione Marche. Cerchiamo informazioni durante le nostre visite attraverso le tabelle informative, opuscoli e centri informazioni turistiche. Tra l’altro ad Arcevia abbiamo trovato molti luoghi chiusi, quindi dovremo tornare per completare la pagina. Ci scusiamo per l’errore che andremo a correggere. Cercheremo una copia del libro.
Paolo Lazzarini says
Sono molto deluso. Non sapevo che Piticchio fosse l’antica città romana di Pitilum…. (leggenda infondata). Neppure che Arcevia fosse solo un paese di umili contadini. Che Malatesta battagliasse con lo stato della Chiesa (di cui era vicario)?
Amarche says
ciao Paolo, grazie di averci scritto! Durante le nostre visite cerchiamo di raccogliere più informazioni possibili e di verificarle. Ci scusiamo per le inesattezze, se vuoi aiutarci a correggere la pagina te ne saremo grati.
Dino says
Signor Lazzarini, leggo il suo nome come fotografo del territorio e mi permetto di chiederLe se fosse possibile avere una fotografia della tomba di Gherardo Cybo nella chiesa di San Francesco.
Io abito a Massa (MS) e sto facendo ricerche sui Cybo “minori”, tra i quali spiccano i due fratelli Scipione e Gherardo.
Sapendola fotografo ed avendo apprezzato i suoi scatti sul sito, mi permetto di chiederLe aiuto, ovviamente dietro compenso.
Cordiali saluti
Dino Del Giudice. 3355439659