Assisi, Patrimonio Mondiale UNESCO, è tra le città italiane più amate e visitate. Famosa per aver dato i natali San Francesco, è un delizioso borgo arrampicato su di una collina ricco di importanti bellezze artistiche, testimonianze storiche e spirituali. Scopriamo insieme cosa vedere ad Assisi in una giornata e cosa non perdere.
Indice
Dove si trova Assisi?
Siamo in Umbria, in provincia di Perugia. La città sorge alle pendici del Monte Subasio e domina l’ampia vallata, nella quale scorrono due fiumi: il Topino e il Chiascio. Assisi si trova a qualche decina di chilometri da Perugia, capoluogo umbro.
Cosa vedere ad Assisi?
Ciao Amici, oggi siamo ancora in compagnia degli amici di Umbria.Love per visitare Assisi. La città è famosa per aver dato i natali nel 1182 al benestante Francesco Bernardone, il “ poverello d’Assisi” divenuto poi San Francesco, il quale si spogliò di tutti i suoi beni materiali per donarli ai più bisognosi.
Porta San Giacomo
L’antico complesso urbanistico è inglobato nella vasta muraglia medievale, ma le sue radici risalgono intorno all’anno 1000 a.C. Denominata in epoca romana Assisium, era già un importante municipio. Oltrepassiamo la Porta San Giacomo, una delle otto porte urbiche realizzate intorno al ‘300: Cappuccini, Moiano, Nuova, Perlici, San Francesco, San Pietro e del Sementone.
Basilica di San Francesco
Raggiungiamo la Basilica Papale di San Francesco. La monumentale ed enorme struttura venne costruita sul Colle dell’Inferno quattro anni dopo la morte del santissimo. Il luogo ritenuto di redenzione, usato per giustiziare i peccatori, fu scelto proprio dal frate per l’eterno riposo.
L’edificio, ristrutturato dopo il tragico terremoto del 1997, si compone di due Basiliche sovrapposte affiancate da un campanile romanico del ‘200 e dal Sacro Convento.
Rimaniamo estasiati dalla facciata a capanna della Basilica Superiore, in stile gotico francese, decorata con un grande rosone minuziosamente lavorato, da alcune piccole statue degli Evangelisti e dal maestoso portale strombato.
Gli interni della Basilica Superiore sono caratterizzati da archi a sesto acuto, volte a crociera ogivali lungo la navata e soprattutto da un tripudio di affreschi azzurrini di Giotto e dei suoi allievi, databili fine ‘200. Le 28 scene descrivono la vita del Santo e dell’ordine Francescano.
La chiesa vanta meravigliose opere di pregio come gli affreschi di Cimabue, le numerose vetrate dei grandi maestri germanici e francesi del XIII secolo, il coro ligneo gotico-rinascimentale opera di Domenico Indivini, un’ acquasantiera marmorea del ‘200 e l’organo a canne Mascioni opus dell’anno 1000.
Scendiamo nella Basilica Inferiore. La sola navata è scandita da cinque campate e cappelle laterali. L’ambiente è arricchito da un ciclo pittorico molto antico attribuito al pittore umbro conosciuto come “il Maestro San Francesco”, gli affreschi di Giotto, Cimabue, Lorenzetti e del Sermei.
Alcuni gradini ci conducono in un luogo più raccolto e umile. Una luce soffusa illumina la Cripta e una lampada votiva, con un olio donato da ogni regione d’Italia, irradia la piccola stanza circolare. Quest’ultima custodisce la salma di San Francesco e dei beati frati Leone, Rufino, Masseo e Angelo.
Piazza Inferiore di San Francesco
Usciamo sulla Piazza Inferiore di San Francesco, percorriamo la Loggia delle Benedizioni e scendiamo per alcune pittoresche vie del borgo.
Abbazia San Pietro
Arrivare nell’ampia e panoramica Piazza San Pietro, che ha rimpiazzato un’antica necropoli romanica. L’Abbazia di San Pietro venne eretta nel XIII secolo dai frati benedettini in pietra rosa del Monte Subasio. L’impianto architettonico è in stile romanico umbro come possiamo vedere dalla facciata scandita in due ordini da una cornice di archetti pensili e tripartiti da lesene. Stupendi i tre grandi rosoni decorati!
Le prominenti navate in pietra, l’altare sopraelevato e le poche vetrate donano all’ambiente rigorosità e severità. Gli interni ospitano la reliquia di San Vittorino martire, terzo vescovo di Assisi, sei tombe, resti di affreschi del XIV secolo, un prezioso trittico quattrocentesco con una Madonna col Bambino tra i Santi Pietro e Vittorino di Matteo da Gualdo e la Madonna in Trono. Sommessamente usciamo.
Chiesa Santa Maria Maggiore
Saliamo lungo l’antica muraglia in direzione della Chiesa Santa Maria Maggiore, un altro “gioiello” di architettura ecclesiastica della città. In principio fu un tempio pagano dedicato a Giano, intorno all’anno 1000 divenne cattedrale di Assisi e nel 2016 venne denominata Santuario della Spogliazione dopo il battesimo fisico e spirituale di San Francesco. L’interno suddiviso in tre navate custodisce un sarcofago tardo medievale, capitelli di epoca romana, un sarcofago del IX secolo e alcuni resti di affreschi databili XIV-XV secolo.
Chiesa Santa Chiara
Percorriamo via Sant’Agnese e raggiungiamo la favolosa Piazza dedicata a Santa Chiara dove primeggia la chiesa di Santa Chiara, e l’annesso convento.
L’edificio eretto nel 1265 si distingue per la facciata a fasce orizzontali rosa e bianche della roccia del Monte Subasio, l’enorme rosone decorato sotto il timpano e i tre maestosi archi rampanti. Purtroppo la troviamo chiusa.
Porta Nuova
Vi consigliamo di procedere verso Porta Nuova, lungo la via Borgo Aretino, per ammirare uno strepitoso belvedere e numerosi negozi tradizionali. Ritorniamo sui nostri passi e imbocchiamo via Sermei, stretti vicoli tra vecchie abitazioni in pietra e botteghe artigiane.
Cattedrale di San Rufino
Giungiamo alla Cattedrale di San Rufino Vescovo martire del III secolo, patrono di Assisi, situato nell’omonima piazza. L’edificio religioso è una vera maestria di architettura romanica umbra. Fu progettato da Giovanni da Gubbio, costruito nell’anno 1000, affiancato da un massiccio campanile. La facciata indiscutibilmente armonica è composta da tre ordini, tre rosoni, tre portali, tre telamoni e un centrale arco gotico. La cattedrale è riccamente ornata di dettagli:un bassorilievo del Cristo in trono, la Madonna che allatta Gesù e San Rufino, i simboli degli Evangelisti, i numerosi vegetali, le figure allegoriche e gli animali mostruosi.
L’ambiente interno ripartito in tre navate fu rimaneggiato diverse volte nei secoli, dopo il terremoto del 1997 vennero alla luce parti perimetrali romane, un’antica cisterna e una cupola. Nelle sale diverse interessanti opere, come l’antica fonte battesimale usata per san Francesco, santa Chiara, Federico II di Svevia e San Gabriele dell’Addolorata; un prestigioso complesso decorativo barocco di Giacomo Giorgetti; un cinquecentesco coro ligneo intagliato di Giovanni di Piergiacomo da Sanseverino; l’altare maggiore custodisce le reliquie del Martire realizzato nel 1846 da Francesco Madami; strabilianti affreschi e tre organi a canne.
Rocca Maggiore
I caratteristici vicoletti e la scalinata ci conduco verso il colle dove svetta la Rocca Maggiore di origine longobarda. La fortificazione venne riedificata dal Cardinale Egidio Albornoz nel ‘300. L’imponente fortezza militare fu scenario di sanguinari e brutali scontri per il predominio territoriale. La vista dalla terrazza antistante la Rocca è mozzafiato! [info e visite]
Piazza del Comune
Scendiamo in Piazza del Comune, antico foro romano, nella quale si affacciano la Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva, la trecentesca Torre del Popolo, il duecentesco Palazzo del Capitano del Popolo, il Palazzo dei Priori e la cinquecentesca Fonte con i tre leoni.
Chiesa di Santa Maria Sopra Minerva
Il primo edificio risulta il tempio romano meglio conservato dell’epoca, costruito intorno al I secolo a.C. era dedicato alla sacre divinità pagane. Nel’500 papa Paolo III lo intitolò alla Madonna, unica regina della vera sapienza, con il nome di “Santa Maria sopra Minerva“. L’impressionante facciata, sopraelevata da considerevoli gradoni, mostra le antiche colonne scanalate con capitelli corinzi; la trabeazione con il fregio, la cornice con mensole e il frontone. L’unica navata scandita da colonne corinzie è caratterizzata da stucchi barocchi, affreschi eseguiti nel XVIII secolo da Francesco Appiani, due altari progettati da Pietro Carattoli, statue lignee dei Santi Pietro e Paolo, la cantoria ed i coretti.
Palazzo dei Priori
Il Palazzo dei Priori datato fine ‘200 venne rimaneggiato successivamente da papa Sisto IV Della Rovere e dai cardinali Orsini e Savelli. Ospitò nel 1468 il Monte di Pietà, la residenza del governatore e della nobiltà. Attualmente sono fruibili gli uffici municipali e le adornate Sala degli Stemmi e del Consiglio.
Bosco di San Francesco
Proseguiamo la nostra passeggiata immersi tra le verdeggianti fronde e il cinguettio degli uccelli che svolazzano nel Bosco di San Francesco.
Il sentiero parte dai giardini della Basilica di San Francesco, e ci conduce a fondo valle al maestoso complesso benedettino con annessa chiesa di Santa Croce e il mulino, datati XIII secolo.
Nella parte sottostante, il Bosco di San Francesco è composto da facili percorsi ben segnalati, prati, filari di siepi, querce, lecci, cornioli, oliveti, bagnato dal torrente Tescio e abitato da numerose specie animali.
La vasta selva di 64 ettari include dal 2003 un’opera di land art di grande effetto, “Terzo Paradiso”, il nuovo simbolo dell’ infinito. Centoventuno ulivi a formare una forma mix tra un otto e l’infinito, con al centro un’asta d’acciaio alta 12 metri che simboleggia l’unione tra cielo e terra, ideata da Michelangelo Pistoletto e donata al Fai. Consigliamo di salire sulla Torre Annamaria eretta dai guelfi nel trecento per la macinatura, dove potrete ammirare tale opera d’arte.
Cosa non perdere ad Assisi?
Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola
La Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola sorge a 4 km d’Assisi nell’omonima frazione, è in stile gotico umbro a croce latina e protegge la piccola chiesetta “Portiuncula”. Il sito sacro fu il primo restaurato da san Francesco e luogo emblema dell’Ordine francescano fin dai suoi inizi. Adiacente all’edificio il museo ospita alcune prestigiose opere come: una tavola raffigurante san Francesco attribuita al Cimabue; il Crocifisso di Giunta Pisano; il San Francesco e Angeli del Maestro di San Francesco; una splendida scultura in pietra policroma “la Madonna del Latte” e un dossale in terracotta invetriata dell’artista Andrea della Robbia del 1475.
Sotterranei Palazzo dei Canonici
Una visita nei sotterranei di Palazzo dei Canonici, antistante la Cattedrale di San Ruffino.
Dal 2006 ospita il Museo Diocesano, l’Archivio Capitolare, la Sala Perkins, la Sala Sermei, la Sala Archeologica, la suggestiva Cripta di San Rufino e il Chiostro dell’XI secolo. [info]
Anfiteatro Romano
L’Anfiteatro Romano nel quartiere di Porta Perlici, edificato nella prima metà del I secolo d.C., oggi fa da cornice a un complesso di abitazioni civili e a un grazioso giardino.
Chiesa Santa Maria delle Rose
Santa Maria delle Rose fu edificata sopra un tempio romano nel 1198, mostra nell’unica navata un affresco della Madonna col Bambino datato XIII secolo, alcuni frammenti del XV secolo, una lapide con fregi altomedievali e forme barocche. La struttura sconsacrata celebra al suo interno due spettacolari opere dello scultore Guido Dettoni Della Grazia. Un’esperienza unica: spirituale e artistica. La sua opera principale consiste nella rappresentazione iconica della Vergine Maria da accogliere nelle proprie mani realizzata con vari materiali e un gigantesco Tau in legno lavorato, nel quale si può intravedere la figura di Gesù che porta la croce.
Palazzo Vallemani
Il Palazzo Vallemani a pochi passi da piazza del Comune espone nella Pinacoteca una raccolta di opere medievali e rinascimentali.
Al piano primo si trova il “Museo della memoria, Assisi 1943-1944”, una mostra sui 300 ebrei salvati dallo sterminio nazista grazie all’accoglienza di Assisi.
Santuario di San Damiano
Il Santuario di San Damiano fonda le sue origini tra il V e il VI secolo. Il complesso ecclesiastico in stile romanico in pietra vulcanica è abbellito da affreschi e sculture di Giotto, Cimabue e Pietro Lorenzetti. Da non perdere il Crocifisso ligneo di Frate Innocenzo da Palermo del 1637 e la “Galleria del Cantico”, uno straordinario allestimento di opere di grandi artisti umbri ispirati dalla vita e dalla spiritualità di san Francesco. L’ingresso è gratuito.
Abbazia di San Silvestro
L’abbazia di San Silvestro, antichissimo complesso monastico venne intitolato all’omonimo Santo dall’abate San Romualdo nel 1025. L’architettura mista è stata assemblata con materiali provenienti da templi Pagani. Percorrendo il sentiero 52 si può raggiungere una Fonte sorgiva miracolosa.
Monte Subasio
Un’escursione sul Monte Subasio a 1290 metri di altitudine, all’interno dell’omonimo Parco regionale costituito nel 1995. Un territorio esteso circa 7500 ettari di rigogliosi boschi, una prosperosa flora, una consistente biodiversità e isolati romitori.
L’Eremo delle Carceri, il luogo sacro nel fitto bosco di lecci e faggi accolse san Francesco e suoi fratelli nelle preghiere e nell’isolamento spirituale. All’interno si possono osservare le grotte, i stretti cunicoli e gli anfratti affrescati. L’eremo si può raggiungere in auto e a piedi (sentiero numero 5) da Assisi. Il percorso prosegue fino ai prati apicali e al Mortaro Grande, un profondo avvallamento nel terreno di circa 50 metri. Sempre dal sacro romitorio si può raggiungere l’abbazia di San Benedetto per ammirare la cripta romanica del XI secolo. (Sentiero 54)
Curiosità su Assisi?
- Il Sacro Convento eretto da Innocenzo IV è stato realizzato con la tipica pietra rosa del Monte Subasio. L edificio incorniciato tra uliveti, orti e dal sacro “Bosco di San Francesco” dal 2000, assieme alla Basilica, è stato inserito nella Lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
- Il simbolo dei francescani è il Tau, la sua forma a T la ritroviamo nell’antico testamento come segno di salvezza divina. San Francesco acquisisce il Tau e gli conferisce un significato più terreno, tangibile lo associa alla croce di Gesù ma anche a un frate con le braccia aperte in segno di accoglienza, fratellanza e di amore.
- “La via di San Francesco” è un lungo itinerario sulle orme del frate. Il percorso inizia da La Verna in provincia di Arezzo e arriva ad Assisi, per un totale di 144 km, suddivisi in 14 tappe a piedi. La via di San Francesco, che abbiamo intrapreso personalmente, è un’esperienza unica e profonda. Un full immersion con la natura, la propria anima, il corpo e la mente.
- Beato Carlo Acutis è un ragazzo quindicenne scomparso prematuramente a causa di una forma di leucemia fulminante. Carlo visse gli ultimi anni della sua fragile vita ad Assisi come una prova da offrire al Papa e alla Chiesa. Pregò profondamente ogni giorno in tutte le Chiese di Assisi. Venne beatificato nel 2020, oggi riposa presso la chiesa di Santa Maria Maggiore.
- Santa Chiara, sorella spirituale e collaboratrice di San Francesco, rinnega la ricchezza della sua famiglia e a soli diciotto anni si unisce al santo frate e al suo ordine. Fonda con le due sorelle, Agnese e Beatrice, e alla madre l’Ordine delle monache Clarisse. Le sue spoglie sono meta di pellegrinaggio nella basilica di Santa Chiara ad Assisi.
Quali sono gli eventi più famosi di Assisi?
Festa di San Francesco
Festa di San Francesco, il 4 ottobre giorno della morte di San Francesco, si celebra il patrono d’ Italia attraverso commemorazioni religiose, conferenze, spettacoli e concerti.
Calendimaggio
Calendimaggio rievocazione storica animata dal Palio delle due contrade Parte de Sopra e Parte de Sotto, sfilata in costumi medievali, sbandieratori, musica e stand enogastronomici. (maggio)
Marcia per la pace
Marcia per la pace Perugia-Assisi, una camminata lunga 24 Km all’insegna della pace e della fraternità (ottobre). [info]
Prodotti tipici ed enogastronomia
Assisi è una ricchissima terra di prodotti tipici e genuini come l’olio d’oliva extravergine DOP “Colli Assisi Spoleto”, olio EVO 60% di olive di varietà Moraiolo e 30% di Leccino e Frantoio; i legumi, la torta al testo; umbricelli al rancetto; i salumi nostrani; il piccione alla ghiotta; la Pagnotta Francescana; la rocciata; li mostaccioli di San Francesco e l’amaro Francescano. Tra i vini Assisi vanta il rosso “Sagrantino” e il bianco “Grechetto”Bianco entrambi DOC.
Cosa vedere vicino Assisi
- Perugia: 30 minuti
- Spello: 15 minuti ► cosa vedere a Spello
- Foligno: 25 minuti ► cosa vedere a Foligno
- Spoleto: 40 minuti ► cosa vedere a Spoleto
- Gualdo Tadino: 40 minuti ► cosa vedere a Gualdo Tadino
- Rasiglia: 40 minuti ► cosa vedere a Rasiglia
- Terni: 1 ora ► cosa vedere a Terni
- Cascata delle Marmore: 1 ora e 10 minuti ► Cascata delle Marmore
- Narni: 1 ora e 15 minuti ► cosa vedere a Narni
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