Serra de’Conti è un grazioso borgo, ben conservato, incastonato tra le colline marchigiane nell’entroterra della provincia di Ancona.

Indice
Dove si trova Serra de’ Conti?
Il borgo medievale di Serra de’Conti sorge su una dolce collina sulla Valle del fiume Misa, in provincia di Ancona.
Cosa vedere a Serra de Conti?
Ciao Amici, oggi vi presentiamo un caratteristico borgo medievale nell’entroterra anconetano, Serra de’ Conti.
Cinta Muraria
La nostra visita inizia lungo il perimetro della città caratterizzata da un’imponente cinta muraria in laterizio costruita nel 400, dieci torrioni poligonali e una monumentale porta fortificata.
Porta della Croce
La Porta della Croce dalla quale accediamo venne edificata nel 1431 con il nome di porta del Pozzo perché vicino esisteva il pozzo di Sant’Antonio. Dalla parte interna, verso il centro storico, nella lunetta si può ammirare un affresco di recente fattura raffigurante una deposizione, del Maestro Bruno d’Arcevia. L’opera pittorica sostituì un affresco del 1648, la quale fu trasportata per motivi conservativi nella Chiesa di Santa Croce.
Chiesa San Michele
Poco distante vediamo la chiesa più antica del borgo dedicata a San Michele, di origine romanica con influenze gotiche, fu eretta nel 1290 dai monaci benedettini camaldolesi dell’Abbazia di S. Maria di Sitria.
La facciata in pietra e mattoni si distingue per il bel portale con motivi geometrici e l’incisione di due mani, in basso, poste simbolicamente per sorreggere la struttura, la fede e il fedele. Entriamo in un unico grande spazio con il fondale rialzato da pochi gradini sotto ad archi spezzati e possenti archi trasversali a sesto acuto, adiacente in pietra arenaria spiccano i tabernacoli del’400.
Alquanto suggestiva e ricca la decorazione e gli affreschi databili del XV e XVI secolo come: la Vergine col Bambino in cielo tra Sant’Andrea con la croce del Martirio e San Michele Arcangelo, la Madonna della Misericordia con San Nicola e un Santo Vescovo e la Madonna del Soccorso.
Chiesa Santa Croce
Imbocchiamo uno dei stretti vicoli e giungiamo di fronte alla piccola Chiesa Santa Croce del 1575, incassata tra le abitazioni, all’interno ha un’unica navata e possiamo ammirare un affresco, ritornato alla luce solo negli anni novanta del ‘900 del giovane Giovanni Battista Lombardelli, pittore Marchigiano. Una scalinata ci conduce alla sottostante cripta.
ex convento di San Francesco
Proseguiamo su via Giuseppe Garibaldi e sulla nostra sinistra un monumentale edificio cattura la nostra curiosità si tratta dell’ex convento di San Francesco, dei Minori Francescani Conventuali, risalente al XIV secolo, attualmente ospita le sale del Municipio. Sulla facciata del palazzo oltre all’elegante loggiato si può vedere un antico affresco raffigurante il tetto di una capanna della Natività di Gesù del XV secolo, del pittore Dionisio Nardini.
Monastero di Santa Maria Maddalena
In fondo alla via ci imbattiamo nel Monastero di Santa Maria Maddalena riedificata nel ‘500 da un gruppo di suore clarisse di Pesaro, evidente il portale di pietra nel quale è scolpita la figura di Santa Maria Maddalena. All’interno la chiesa trecentesca custodisce opere in stile barocco.
Torre Civica
Seguendo Corso Roma, in un labirinto di viuzze, arriviamo presso il simbolo dell’Unità Ottocentesca la Torre Civica che svetta in piazza Giacomo Matteotti e concludiamo la nostra passeggiata alla Loggia delle Delizie, un imponente loggiato in laterizio allestito con banconi e scansie pronto per la Festa della Cicerchia!
Museo delle Arti Monastiche
Il Museo delle Arti Monastiche è allestito all’interno del suggestivo Palazzo Comunale.
La mostra intitolata “Le Stanze del Tempo sospeso” è un assortimento di oggetti provenienti dal Monastero di S. Maria Maddalena.
Ogni sala è caratterizzata da reperti della vita quotidiana monacale tra il XVI e il XX secolo. Ceramiche, utensili da cucina, contenitori in vetro per la spezieria, ma anche ricami, pizzi al tombolo e disegni ornamentali per paramenti sacri.
Molto suggestiva la prima parte del museo. Ascoltiamo dalle cuffiette una vera e propria rappresentazione fatta da attori professionisti. Le diverse storie ci faranno calare nei panni dei vari personaggi che animavano il convento, facendo un percorso tra alcuni oggetti dell’epoca. Un’esperienza immersiva, originale e coinvolgente.
Camminiamo ancora un po’ tra i suggestivi vicoli tra l’ora del tramonto e il primo buio, con le calde luci gialle che aiutano a rendere l’atmosfera senza tempo.
Cosa non perdere a Serra de’Conti?
ciclo pittorico Bruno D’Arcevia
Il ciclo pittorico dell’artista Bruno D’Arcevia all’interno della Sala Consiliare, della Residenza Municipale, una serie di allegorie che raffigurano come sfondo Serra de’ Conti e suoi edifici più importanti. Gli affreschi affrontano tematiche diverse: dalle attività artigianali alle imprese commerciali, dalla attività agricole al “Buongoverno”, dallo sviluppo sostenibile alla rappresentazione del maestro e da un ovale dedicato all’Europa. Nella Sala si possono ammirare altre opere dei maestri Cagli, Guttuso, Vespignani e Maccari.
Fornace Hoffman
Fornace Hoffman in laterizio datata 1884, è stata costruita al confine con Arcevia vicino al fiume Misa, in una zona ricca di ottima argilla. Il forno ha una pianta circolare, diviso in camere con copertura a volta e un tetto ligneo sorretto da colonne in laterizio. Attualmente La Fornace Hoffman ha un grande valore architettonico e simbolico, dal 1971 non è più attiva ma viene utilizzata per eventi.
impietrata di San Fortunato
L’impietrata di San Fortunato, è un tragitto lungo il fiume Misa, il quale attraversa un’antica via di collegamento di epoca romana, denominata l’impietrata. Visibile nei periodi di siccità.
Curiosità su Serra de’ Conti
- Il toponimo del borgo deriva da “serra” dorsale collinare e dal termine “comes o comitis” dal titolo nobiliare comitale. Il borgo nel XII secolo fu feudo imperiale dei Conti della Genga, con Rinaldo della Serra, alle dirette dipendenze del marchese di Ancona.
- L’Organo di Andrea Gennari, ditta padovana dei Fratelli Ruffati, costruito nel 1827 si trova nella Chiesa del Monastero di Santa Maria Maddalena, è un grazioso gioiello meccanico. Lo strumento è composto da un tamburo e alcune canne. L’organo fu suonato egregiamente da Suor Giuseppina Benvenuti conosciuta come la “Moretta”. Zeinab Alif, la suora di origini sudanesi, arrivò in Italia all’età di dieci anni sfuggita alla schiavitù, era una grande organista appassionata di musica.
- Fiume Misa di origine torrentizia nasce alle pendici di una faglia arceviese, nella zona di San Donnino, nel comune di Genga. Il fiume sfocia nel Mar Adriatico nei pressi di Senigallia percorrendo 45 km, il suo percorso è ricco di vegetazione e di specie animali.
- Bruno D’Arcevia, nato ad Arcevia nel 1946, è un pittore italiano “manierista”, uno dei grandi Maestri della Nuova maniera italiana, il movimento artistico nato nei ottanta nell’ambito della Transavanguardia. Bruno D’Arcevia ricorre alla tradizione, all’uso dei pennelli e dei materiali tradizionali con uno sguardo rivolto ai temi classici, della mitologia e al soggetto sacro.
Eventi
Quali sono gli eventi più famosi di Serra de’ Conti?
- La Festa della Cicerchia, dedicata alla regina del legume la Cicerchia, Presidio Slow Food. L’evento culinario è caratterizzato da prelibatezze gastronomiche, mercatini e spettacoli. (novembre)
- Nottenera (in contrapposizione alle manifestazioni delle altre città “Notti Bianche”) è un’originale manifestazione che si svolge al buio, tra ombre ed oscurità. L’intero centro storico viene illuminato solo dalla luce della luna ed è vivacizzato da performance teatrali, installazioni visive e sonore, mostre, workshop, musica e molto altro. (agosto)
- Sei Ore de Conti è una gara di ultra maratona che si svolge nel centro storico di Serra de’Conti. Un evento tra i più partecipati in Italia con atleti provenienti da tutte le regioni italiane. L’organizzazione mette a disposizione di tutti dei ristori con prodotti tipici, facendo conoscere il territorio e le sue eccellenze. (estate)
Cosa vedere vicino Serra de’Conti
Serra de’Conti confina con Arcevia e i suoi 9 castelli. Qui abbiamo parlato del “Itinerario dei 9 Castelli di Arcevia“.
La città più vicina è Jesi, di cui vi consigliamo la visita, a mezz’ora di auto.
Una meraviglia naturale assolutamente da non perdere sono le Grotte di Frasassi e la zona di Genga, a circa 30 minuti.
Senigallia e le sue spiagge distano meno di 30 minuti.
Area Camper service Serra de’Conti
Se viaggi in camper ti farà piacere sapere che Serra de’Conti ha una pratica area camper service gratuita. L’ampio parcheggio si trova nella zona periferica / industriale sotto il centro storico, a circa 1,5 km in salita. Non il parcheggio più comodo per visitare il centro storico. Raccomandata per carico / scarico o una sosta veloce. Si tratta di un grande parcheggio vicino un paio di fabbriche, però con del verde attorno. E’ su asfalto, leggermente in pendenza su quasi tutta l’area.
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