A pochi chilometri da Foligno (Perugia), nella Valle del Menotre, troviamo la piccola ma interessante frazione di Pale. Almeno 3 i motivi per visitarla: l’antico borgo fortificato; lo spettacolare eremo di Santa Maria Giacobbe aggrappato alla roccia; le suggestive Cascate del Menotre.
Indice
Dove si trova Pale?
Pale sorge su uno sperone dell’omonima montagna o Sasso di Pale, nel comune di Foligno, in provincia di Perugia – Umbria. Il piccolo borgo è bagnato dal fiume Menotre, che sgorga dal monte Mareggia nel comune di Sellano. Pale dista circa 10 minuti in auto da Foligno.
Cosa vedere a Pale?
Ciao Amici, oggi siamo a Pale assieme ai compagni di viaggio di Umbria.Love. Nel corso dei secoli vi si insediarono i romani, successivamente la nobile e potente famiglia dei Trinci, e i monaci dell’Abbazia di Sassovivo.
il borgo fortificato di Pale di Foligno
La grandezza economica e la notorietà del minuscolo borgo è stata determinata dall’ingegnoso utilizzo della forza motrice del fiume Menotre. Impiegata per i mulini, i frantoi, le gualchiere per la produzione di tessuti pregiati e soprattutto le numerose cartiere.
L’impianto urbano medievale ha una classica cinta muraria incastonata nella solida roccia a protezione del quattrocentesco Castello di Pale. La roccaforte fu costruita per volere della nobile famiglia dei Trinci. E’ stata restaurata dopo il devastante terremoto del 1997 e rimangono le due porte d’accesso, la torre quadrangolare e i due torrioni semicircolari.
Camminiamo sulle strette vie del vecchio maniero in pietra, costeggiato da ruscelli d’acqua gelida e impenetrabile roccia. Tutto attorno la verdeggiante e incontaminata natura.
Eremo Santa Maria Giacobbe
Il nostro vivace sguardo viene attirato dalla massiccia parete rocciosa rossastra dalla quale affiora il sontuoso eremo intitolato a Santa Maria Giacobbe. Una leggenda narra che la pia donna si ritirò in penitenza proprio all’interno di una delle grotte del Sasso di Pale.
L’edificio eretto nel ‘200, si può raggiungere solo a piedi. E’ possibile visitarlo su prenotazione.
► info e prenotazioni
Ci incamminiamo sul sentiero “Pianello”, segnato dalle quattordici stazioni della Via Crucis, a ridosso della montagna. L’ impegnativa salita è alleviata dalla impareggiabile vista sulla vallata.
Il complesso romitorio, scavato nella pietra, comprende una cisterna, una piccola sagrestia, la cucina e la chiesa. Quest’ultima è un prezioso gioiello artistico. L’ambiente interno è sommesso e raccolto. Nella sola navata sono disposte alcune panche in legno rivolte verso l’altare in pietra, abbellito da una stola bianca ricamata, e dietro il l’affresco del Cristo benedicente.
Spettacolari pitture votive ed ornamentali databili tra il XIII al XVI secolo decorano la sala: la grande Natività raffigurata nella roccia, l’incoronazione della Madonna opera di un seguace di Giotto, Santa Maria Giacobbe assieme a Santa Lucia e San Luca Evangelista, e un’interessante scultura lignea del ‘500 rappresentante la Madonna.
Conclusa l’impeccabile spiegazione del volontario proseguiamo la nostra visita scendendo e costeggiando il fiume Menotre.
Cascate del Menotre
L’irruento corso fluviale scorre per alcune centinaia di metri generando una serie di salti e gole, dette dell’Altolina.
La corsa nella vallata prosegue fino a Belfiore, per poi gettarsi nel fiume Topino. Il sentiero puo’ essere iniziato sia dal borgo di Pale (quindi con la prima parte in discesa) sia a valle dalla frazione Belfiore (quindi con la prima parte in salita).
Il facile e incantevole percorso immerso nella rigogliosa vegetazione boschiva di lecci, arbusti e ulivi cela laghetti di acqua cristallina, pareti rocciose ricoperte di muschio, grotte, spiaggette e zone relax dove fare pic nic e refrigerarsi nelle calde giornate estive.
La durata del percorso è soggettiva, variabile anche in relazione alle fermate nelle varie cascatelle. Possiamo dire che mediamente richiede più o meno un paio d’ore.
Il balzo più riconoscibile e fotografato è denominato “il velo della sposa”, l’acqua scivola sulla roccia spigolosa creando un’inconfondibile silhouette!
Cosa non perdere a Pale?
Grotte dell’Abbadessa
Le grotte di Pale sono conosciute anche con il nome di Grotte dell’Abbadessa, in onore della visita nel XII secolo da parte di Cristina Regina di Svezia e Cosimo III De Medici Serenissimo Gran Duca di Toscana. L’ingresso si trova nel centro storico del paese, all’interno della Villa Elisei. Gli anfratti sono un magnifico esempio di fenomeno carsico ipogeo generato dallo scorrere delle acque del fiume Menotre. La visita, su prenotazione, è caratterizzata da affascinanti ambienti ricchi di stalattiti, stalagmiti, cunicoli, laghetti e imponenti colonne.
► info e prenotazioni
Chiesa di San Biagio
La chiesa di San Biagio, databile XII secolo, è accorpata alle mura castellane e alle abitazioni. La semplice facciata intonacata ha il tetto a capanna affiancato al campanile a cuspide. L’unica navata con volte a botte è impreziosita da tele del pittore eugubino Felice Damiani del XVI secolo, la piccola tela con una Madonna con Bambino, una scultura lignea seicentesca del Sacro Cuore, un organo monumentale e la cantoria del ‘600 e le due statue di San Biagio, patrono dei cardatori di lana, e San Liborio del XVII secolo dell’artista Antonio Calcioni.
Croce di Pale
La croce di Pale è situata sulla cima del monte omonimo nel 1900 dalla comunità ecclesiastica per ricordare l’anno giubilare. L’ imponente opera in ferro è alta 16 metri e pesa 45 quintali, fu realizzata dalle ferriere di Terni. La vetta si può raggiungere comodamente in macchina o percorrendo un tosto sentiero. Dall’altura si gode un eccezionale panorama sui Monti Martani e il vallone folignate.
Falesia di Pale
L’attrezzatissima falesia di Pale, con 157 vie attrezzate che partono dal paese fino all’eremo di Santa Maria Giacobbe è una delle due più frequentate dagli amanti dell’arrampicata, la seconda si trova a Ferentillo. La grande parete rocciosa è suddivisa in settori a seconda della difficoltà. Gli scalatori possono arrampicarsi tutto l’anno ma i mesi migliori sono: aprile, maggio, giugno e settembre, ottobre.
► info
Curiosità su Pale?
Pale è un crocevia di importanti collegamenti, vie di comunicazioni e una fitta rete di sentieri. Il paese sin da tempi antichissimi era un passaggio obbligato dai pellegrini, che percorrevano la Via Lauretana, il Cammino Francescano della Marca o Il Sentiero degli Ulivi. Pale è un luogo di profondo misticismo ancora oggi.
Pale era attraversata da un’antica via, la Plestina, utilizzata anche dai romani, come testimoniano i numerosi resti archeologici ritrovati tra Vescia e Pale. Le campagne di scavo hanno portato alla luce un sacro tempio, terrecotte architettoniche, un grosso acquedotto in travertino e una vasca di decantazione delle acque.
Alla metà del XIV secolo le gualtiere vennero riqualificate in redditizie cartiere. La pregevole carta di ottima qualità venne impiegata addirittura per la prima edizione a stampa della Divina Commedia. Successivamente le cartiere vennero acquistate dalla potente famiglia dei Trinci di Foligno, come si evince dallo stemma sulla carta filigranata prodotta in quell’epoca. Delle sedici cartiere del comprensorio di Pale ricordiamo l’ultima della famiglia Sordini “Cartiera Abramo Sordini e Figli” che dal 1283, come attesta un documento nell’Archivio Notarile di Fabriano, realizzò carta per la Stamperia Reale di Roma, fino al 1990 circa.
Eventi più famosi a Pale
- Festa di Santa Maria Giacobbe: celebrazione religiosa e Via Crucis (maggio)
- Festa della Madonna del Perpetuo soccorso: ogni tre anni l’immagine viene messa in un trono ligneo e portata in processione fino al vicino paese di Ponte Santa Lucia (agosto)
Cosa vedere vicino Pale
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