Santa Maria di Valdisasso è un bellissimo eremo immerso nel bosco dell’appennino zona Fabriano. E’ stato abitato in passato persino da San Francesco.

L’Eremo Santa Maria di Valdisasso, “La Porziuncola” in Terra di Marca nella Valle Romita.
Indice
Dove si trova l’Eremo Santa Maria di Valdisasso?
L’Eremo di Santa Maria di Valdisasso sorge nella frazione Valleremita, nel comune di Fabriano, nella piccola vallata creata dai Monti Puro e Rogedano nell’Appennino Umbro-Marchigiano. Ci troviamo nella provincia di Ancona.
Cosa vedere all’Eremo Santa Maria di Valdisasso?
Partenza: Valleremita
Ciao Amici, oggi siamo nella suggestiva Valleremita, nel comune di Fabriano, per visitare un luogo antico e spirituale: l’Eremo Santa Maria di Valdisasso.
La nostra passeggiata inizia ai piedi del monte, nella piazza di Valleremita davanti alla chiesa e all’Aula Verde. Abbiamo dato un’occhiata al tabellone informativo sul territorio della vallata e ci siamo incamminati sulla strada sterrata a fianco della chiesa (ingresso sentiero segnalato da un cartello giallo).
Sentiero da Valleremita all’Eremo Valdisasso
Leggermente in salita il percorso abbandona dopo poco la stradina sterrata e si addentra nel fitto bosco di faggi, carpini nero, aceri, lecci e l’allori con una serie di tornanti. Il sentiero è caratterizzato dalle edicole della Via Crucis e dopo circa 2 chilometri arroccato sullo sperone di roccia sorge l’antico e imponente monastero, immerso nella verdeggiante natura attraversato da un fresco ruscello d’acqua.
Eremo Santa Maria di Valdisasso
La complessa struttura nasce come Castello feudale nell’Alto Medioevo della famiglia dei Sassi per trasformarsi, nell’anno 787, come monastero benedettino femminile. Le suore poi si trasferirono al centro di Fabriano a causa delle frequenti scorribande di ladri, lasciando posto ai francescani. Per alcuni decenni l’eremo, a partire dal 1209, venne abitato da San Francesco d’Assisi e dai frati francescani, passando attraverso diversi proprietari, come il signore di Fabriano Chiavello Chiavelli. Nel 1810 nel periodo napoleonico venne abbandonato e ridotto a casa colonica con stalla fino all’anno 1994 che diventa un “prezioso bene” della Regione Marche, la quale nel 2009 iniziò i lavori di recupero, di ristrutturazione e di valorizzazione dell’intero complesso.
Chiesa dell’Eremo Valdisasso
La nostra visita continua accompagnati da un cordiale frate di nome Gabriele, uno dei nove che abitano nell’eremo.
Entriamo nella piccola chiesa del 400, in pietra arenaria bianca. Un ambiente umile e silenzioso con pregevoli volte a crociera e un maestoso polittico “L’Incoronazione della Madonna”, meravigliosa copia realizzata dalle suore di Betlemme in Gubbio. L’opera originale, del pittore Gentile da Fabriano è stata strappata a fatica alle truppe napoleoniche ed oggi è conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano.
Fra Gabriele ci spiega che il polittico fu commissionato dal signore di Fabriano Chiavello Chiavelli tra il 1406 e il 1414 a Gentile da Fabriano. L’artista si trasferì a Brescia e l’incontro con Michelino da Besozzo lo ispirò per inserire nell’opera degli elementi del gotico internazionale (dettagli naturalisti).
Il polittico è composto da cinque pannelli dove al centro spicca l’Incoronazione della Vergine, la Trinità e un coro di angeli musicanti; ai lati quattro figure di santi: San Girolamo con un modellino della chiesa in mano, San Francesco d’Assisi, San Domenico e la Maddalena. Nelle cuspidi si possono ammirare San Giovanni Battista in preghiera nel deserto, il Martirio di Pietro da Verona, Sant’Antonio da Padova in lettura e San Francesco che riceve le stimmate.
Verso la cima del Monte Rogedano
Usciti dalla chiesa prendiamo il sentiero indicato da fra Gabriele, dietro l’Eremo dopo l’area pic nic e un grazioso rivolo d’acqua.
Saliamo per la cima del Monte Rogedano su percorso attraversa il fitto bosco e dopo un’oretta di salita arriviamo ai prati. Una vasta distesa fiorita dove possiamo godere di una vista mozzafiato!
Cosa non perdere a Valleremita?
L’Aula Verde, CEA (Centro di educazione Ambientale), è sede del Museo Naturalistico “Dal nido alle ali” e centro didattico che si articola in un percorso naturalistico all’interno del bosco nella piccola e stretta valle. Un paesaggio caratterizzato da cime arrotondate e versanti ripidi, ricco di pascoli e prati fioriti. Noi abbiamo trovato chiuso!
Curiosità sull’Eremo Santa Maria di Valdisasso?
La leggenda del campo di San Francesco o campo del miracolo narra che San Francesco per raggiungere l’ Eremo di Valdisasso smarrì la strada e chiese a un contadino, intento ad arare il suo campo, di indicargli la via. L’uomo lo accompagnò fino al romitorio e quando ritornò al suo campo trovò tutto il terreno arato e i buoi riposati. A ricordo dell’evento sulla strada da Camporege a Valleremita venne posta un’edicola.
Le radici dell’Eremo si identificano nel Castello dei Sassi nell’Alto Medioevo, testimoniando un luogo strategico, arroccato sulla roccia, a difesa della vallata. Fortezza posta nello stretto territorio tra l’Esarcato ravennate e la Pentapoli del Ducato romano, dei longobardi contro i bizantini.
La Regione Marche nel 1994 acquisisce l’abbandonato e semi demolito complesso e nel 2012 inizia il minuzioso lavoro di recupero dell’Eremo di Valleremita. Attualmente la struttura è sede del noviziato dei Frati Minori della Provincia Picena di San Giacomo della Marca.
Quali sono gli eventi più famosi all’Eremo S. Maria di Valdisasso?
La Festa di San Francesco, manifestazione religiosa dedicata a San Francesco, nella quale terminata la processione si dona una lampada votiva all’amato frate. (ottobre)
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