Montefiore dell’Aso è un piccolo borgo medievale adagiato tra le verdi colline delle campagne dell’immediato entroterra della provincia di Ascoli Piceno. Selezionato tra i “Borghi più Belli d’Italia”, dista meno di 10 chilometri dalla costa ed il panorama spazia dal mare ai Sibillino fino ai monti dell’Abruzzo.
Mons Floris, in onore alla Dea Flora divinità campestre che proteggeva i raccolti.
Indice
Dove si trova Montefiore dell’Aso?
Montefiore dell’Aso spicca su un colle tra le valli del fiume Aso e del torrente Menocchia, a 412 m s.l.m. in provincia di Ascoli Piceno.
Come raggiungere Montefiore dell’Aso?
Se provieni da nord l’uscita dell’Autostrada A14 Adriatica consigliata è Pedaso. Da lì si prende la SP238 Valdaso seguendo le indicazioni per Montefiore dell’Aso.
Se provieni da sud l’uscita dell’A14 consigliata è Grottammare, si continua poi sulla Statale Adriatica SS16 fino a Cupra Marittima per poi prendere la strada provinciale SP58 che conduce verso l’entroterra. In pochi minuti sarete arrivati a Montefiore dell’Aso.
Cosa vedere a Montefiore dell’Aso?
Ciao Amici, oggi visitiamo uno dei paese inseriti nella classifica dei “I Borghi più Belli d’Italia”, Montefiore dell’Aso.
Cinta muraria medievale
A prima vista veniamo piacevolmente colpiti dall’ imponente cinta muraria ben conservata, che proteggeva due castelli “il Castrum Montisfloris et l’Asprementis” datati XI-XII secolo, e le sei torri a base poligonale e pentagonale.
Chiesa di San Francesco
Lasciata l’auto al Parco de Vecchis percorriamo via San Francesco fino ad oltrepassare la porta che ci conduce alla Chiesa di San Francesco e al convento omonimo. Il primo edificio in stile romanico-gotico venne eretto nel 1303 e ristrutturato più volte nei secoli tanto da subire una radicale trasformazione barocca. All’interno ospita un grandioso monumento funebre in marmo in onore dei genitori del Cardinale Gentile Partino del 1310, la tomba del pittore e incisore Adolfo De Carolis e molti affreschi come l’adorazione dei Magi, la natività della Madonna, il sogno di S. Giuseppe, l’incoronazione della Madonna.
Il complesso conventuale dopo il sisma del 1997 fu restaurato e reindirizzato come Polo Museale con lo scopo di promuovere l’arte in tutte le sfaccettature. La struttura è suddivisa in cinque ambienti: la Sala Carlo Crivelli, il Centro di Documentazione Scenografica Giancarlo Basili, il Museo Adolfo de Carolis, il Museo della Civiltà Contadina e la Collezione Domenico Cantatore.
All’interno della Sala Crivelli si può visionare una parte del Polittico di Carlo Crivelli realizzato nel 1475 per volere dei frati francescani. Molto interessante la sala della civiltà contadina perché sono esposti oggetti e attrezzi di uso domestico-rurale delle popolazioni locali: un telaio, un torchio per la produzione del vino, aratri in legno, giochi, setacci, fotografie e nastri registrati con testi musicali e stornelli popolari.
Piazza della Repubblica
Usciti, saliamo verso Piazza della Repubblica dove si affacciano alcuni significati edifici come l’antichissima collegiata di Santa Lucia, patrona di Montefiore dell’Aso, il Convento delle Domenicane, un bellissimo loggiato in mattoni, il Municipio e la Torre dell’Orologio.
Chiesa di Santa Lucia
La Chiesa di Santa Lucia venne eretta tra il III e V secolo e successivamente restaurata in stile neoclassico. Sulla facciata troviamo il portale della chiesa Madre realizzato da blocchi di arenaria dove sono scolpiti i simboli paleocristiani del XI-XII secolo. All’interno sono esposte tele che rappresentano la vita della Santa del marchigiano Luigi Fontana, sculture dell’artista Aldo Sergiacomi di Offida e le pareti sono affrescate e marmorizzate con ori.
Belvedere Adolfo de Carolis
Il percorso si snoda tra viuzze e vecchi palazzi fino ad arrivare alla Porta dell’Aspromonte, una volta oltrepassate le mura castellane ci affacciamo dalla terrazza, chiamata il “Belvedere Adolfo de Carolis” e riusciamo a scorgere i Monti della Laga, il Gran Sasso, il Monte Vettore e i Monti Sibillini. Uno spettacolo della natura!
Chiesa di San Filippo
Non lontano dalla terrazza proseguendo su via San Francesco e Borgo Giordano Bruno, abbiamo notato la chiesa di San Filippo che domina l’intera Piazza Antognozzi. Inizialmente costruita nel ‘600 e dedicata a Santa Maria del Monte venne ristrutturata nel ‘700 e rinominata dalla Congregazione dei Filippini a S. Filippo Neri, fondatore dell’ordine. L’esterno semplice e austero contrasta con la bellezza accecante dell’interno: impreziosito dal marmo e da pregevoli decorazioni.
Usciti dalla chiesa continuiamo su via Trieste e dopo il giardinetto dell’ospedale imbocchiamo una stradina sulla sinistra. In leggera salita, a ridosso delle mura, arriviamo ad un piccolo sentiero che si affaccia sulle colline marchigiane dalla vista meravigliosa, che ci riporta al Parco de Vecchis.
Curiosità di Montefiore dell’Aso
- Alcuni documenti testimoniano la presenza di due castelli dei signori Egidius de Monte Floris e Ugo de Aspromonte, della famiglia dei Tebaldeschi discendenti del Conte Manasse.
- Adolfo de Carolis, nativo di Montefiore dell’Aso, divenne famoso nell’arte italiana tra l’800 e il ‘900 come pittore, incisore, illustratore, xilografo e fotografo. Cooperò con i suoi disegni e xilografie in alcune opere di Gabriele D’Annunzio e di Giovanni Pascoli. All’interno del Polo Museale di San Francesco possiamo ammirare alcuni suoi lavori donati dalla famiglia de Carolis.
Cosa non perdere a Montefiore dell’Aso?
Grotte Sepolcrali
Le Grotte Sepolcrali o ”li Grotti” si trovano sulla collina di arenaria vicino al torrente Menocchia, alcune sono lunghe 6 metri e larghe 2.40 metri. All’interno sono presenti delle nicchie o colombari di varie dimensioni, ognuna aveva lo scopo di conservare delle urne cinerarie, all’interno sono stati rinvenuti pezzi di vetro iridescente da balsamario e cocci di vasi d’età romana. Successivamente vennero abitate da alcune famiglie disagiate. (Contrada Cerimonia)
Parco De Vecchis
Il Parco De Vecchis, poco distante dal centro storico sul Monte Castello, fu realizzato sopra a un’antica necropoli utilizzata dal II secolo a.C. dalle popolazioni Picene, Romane e Paleocristiane. Luogo sacro per eccellenza attualmente è un meraviglioso angolo verde che ospita una cripta di una antica pieve dell’anno 1000 e da tantissime varietà di alberi: dai corbezzoli, ai pini grigi, le querce, gli ippocastani e molte altre.
Museo dell’Orologio
Il Museo dell’Orologio, nato come laboratorio di restauro dell’orologio da Ennio Melloncelli nella metà dell’800, oggi espone diversi sistemi per la misurazione del tempo: una bellissima cassa con meccanismo a scappamento di fine ‘800, una coppia di clessidre da gioco del XVIII, un orologio solare (hemicyclium secondo disegno di Berosus di Caldea) di epoca romana (II d.c.) e molti altri ingranaggi arricchito da un’interessante mostra fotografica.
Chiesa di Santa Maria della Fede
La Chiesa di Santa Maria della Fede, distante 4 Km da Montefiore dell’Aso, venne eretta nel 1421 con pianta a croce latina e abbellita da una solida cupola; all’interno si può ammirare un affresco raffigurante La Madonna e gli Angeli del 400.
Quali sono gli eventi più famosi a Montefiore dell’Aso?
Montefiore con Gusto, una manifestazione enogastronomica nel cuore del borgo, arricchita da mostre fotografiche, mostre d’arte, gruppi musicali, aree ludiche, laboratori didattici e tanto divertimento.(luglio)
► altri eventi: consulta la pagina della Pro Loco!
[…] in piazza dal 15 al 19 agosto 2021 a Montefiore dell’Aso […]