Gubbio, “città di pietra”, è un meraviglioso borgo, sublime esempio di architettura umbra. Ad ogni pittoresco vicolo una piacevole sorpresa. Tante le bellezze e le testimonianze storiche sin da prima dei romani, passando per il medioevo ed il rinascimento. Famosa per le tavole eugubine, per i miracoli di San Francesco, per la spettacolare Corsa con i Ceri, e in ultimo per la fortunata fiction di Don Matteo.
Indice
Dove si trova Gubbio?
Ci troviamo in Umbria, provincia di Perugia. Il borgo è arroccato ai piedi del Monte Ingino. Nel comune eugubino si distinguono profili collinari e montuosi come la Serra di Burano, generato dal fiume Burano sull’Appennino Umbro-Marchigiano, e il Parco Regionale del Monte Cucco. Il territorio è bagnato dal torrente Saonda, Caravello e Camignano.
Mappa turistica di Gubbio
Con questa mappa turistica di Gubbio sarà più facile districarsi tra i vicoli e non perdere nessun monumento e luogo interessante della città!
Cosa vedere a Gubbio?
Ciao Amici, oggi visitiamo Gubbio assieme ai nostri compagni di Umbria.Love.
Piazza Quaranta Martiri
Partiamo alla scoperta della città medievale da piazza Quaranta Martiri intitolata alle vittime della seconda guerra mondiale. Qui si trovano le “Logge dei Tiratori di Lana”.
Logge dei Tiratori di Lana
Le Logge sono un lungo porticato caratterizzato da una serie di eleganti colonne in pietra e copertura lignea. La trecentesca architettura in origine era sede dell’ospedale di Santa Maria, gestito dalla confraternita dei Laici. Dalla metà del ‘600 fu sede di uno dei primi opifici preindustriali utilizzati per stendere e asciugare i tessuti.
Vicoli del borgo
Imbocchiamo uno dei numerosi vicoli del centro storico. Vi consigliamo di girarli in lungo e in largo. Ad ogni svolta una piacevole sorpresa: un pittoresco scorcio, un elegante palazzo, una graziosa bottega,.
Piazza Grande
Salendo arriviamo in Piazza Grande, uno slargo sopraelevato da arcate, che si affaccia sui tetti e le campagne circostanti (anche se questa mattina c’è nebbia!).
La vista della piazza dalla via sottostante è altrettanto impressionante, tra le più imponenti piazze pensili d’Europa.
Ai lati, troviamo due interessanti edifici: l’incompiuto Palazzo Pretorio in stile gotico e il Palazzo dei Consoli.
Palazzo dei Consoli
Il Palazzo dei Consoli è un maestoso fabbricato trecentesco progettato dall’architetto Angelo da Orvieto e l’eugubino Matteo di Giovannello detto “Gattapone”. La struttura con forme gotiche, a pianta rettangolare, ha la facciata scandita da finestre arcate, bifore gotiche, archetti ogivali con all’apice la classica merlatura affiancata dall’affusolata torre campanaria.
Un’elegante scalinata conduce all’interno nelle stupende sale affrescate che ospitano il Museo Civico. Troverete la sezione delle ceramiche a lustro di Mastro Giorgio Andreoli, una raccolta numismatica, una collezione di dipinti dal 200 all 800, fotografie e documenti.
Nella ex cappella, sala dell’archeologia, troviamo i pezzi più interessanti e preziosi del museo: le Tavole Iguvine. Le sette lastre bronzee incise risalgono al III secolo a. C., sulle quali è impresso un testo in lingua umbra, un misto tra etrusco e latino. Le scritture su entrambe le facce delle tavole descrivono cerimonie, celebrazioni religiose, politiche e rituali. Questi ultimi eseguiti dai membri della confraternita degli Atiedii, un gruppo sacerdotale composto da 12 sacerdoti devoti al dio Ju-pater Giove.
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Duomo
Continuiamo a salire e proseguiamo verso il Duomo, la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, ed il Palazzo Ducale. L’uno di fronte all’altro sovrastano la Piazza Grande, a simboleggiare, da una parte la supremazia dell’Altissimo, dall’altra il dominio terreno e la potenza di Federico da Montefeltro.
Il Duomo, eretto nel ‘200 su progetto di Giovanni da Gubbio. presenta esternamente elementi gotici, un grande rosone centrale circondato da cinque bassorilievi dei quattro evangelisti e Agnus Dei del XIII secolo, un portale a sesto acuto e la medievale torre campanile.
Nella solenne navata spiccano i dieci imponenti archi ogivali che sorreggono il soffitto a capriate lignee, l’abside affrescata nel ‘900 da Augusto Stoppoloni e illuminata dalla stupenda vetrata, il Crocifisso ligneo del XIV secolo e la suggestiva cantoria.
Lateralmente troviamo le cappelle con dipinti cinquecenteschi raffiguranti la Madonna col Bambino tra Santi e Angeli di Sinibaldo Ibi, l’Adorazione dei Pastori di Giuliano Presutti, la Gloria della Maddalena di Timoteo Viti, la Pietà di Dono Doni, la Madonna con Bambino e Santi degli eugubini Benedetto e Virginio Nucci, gli affreschi di Francesco Allegrini, la tela della Nascita della Vergine di Antonio Gherardi e due organi del XVI secolo.
Il sepolcro custodisce due statue di pietra e un sarcofago d’epoca romana con le reliquie dei santi titolari della cattedrale.
Palazzo dei Canonici
Attiguo alla Cattedrale sorge l’antico Palazzo dei Canonici attualmente sede del Museo Diocesano dove sono esposti oggetti sacri, opere pittoriche di artisti eugubini tra il ‘200 e il ‘300, il ciclo di affreschi con scene della Passione di Cristo di Taddeo di Bartolo e la Botte dei Canonici.
Curiosa la botte di vino più grande d’Europa, costruita nel ‘500 con legno di quercia, che può contenere 20.000 litri di “vino benedetto”!
Palazzo Ducale
Il quattrocentesco Palazzo Ducale edificato sotto il Ducato di Urbino su disegno dell’architetto senese Francesco di Giorgio Martini è l’unica architettura rinascimentale di Gubbio.
La dimora si compone in due strutture che si affacciano sull’incantevole cortile pensile, dal quale si accede passando dalla lunga galleria arcata con volte a crociera, da qui il nome il “Voltone”. Gli ambienti interni sono adibiti al MAD, un Museo d’Arte che espone opere pittoriche tra il ‘400 e il ‘700.
Da non perdere il polittico di otto tavole raffiguranti i Santi realizzato da Taddeo di Bartolo; l’opera venne acquistata all’asta dal Ministero dei Beni italiano da uno dei musei americani detentori degli altri elementi che componevano la grande pala.
Un’altra perdita è il favoloso studiolo ligneo di Guidobaldo da Montefeltro, ispirato da quello di Urbino, fu eseguito dal fiorentino Giuliano da Maiano su disegno di Francesco di Giorgio Martini. Attualmente si trova presso il Metropolitan Museum di New York, dopo essere stato venduto ed essere passato per vari proprietari. Nel palazzo eugubino si può ammirare una fedele riproduzione dell’originale studiolo, commissionata alla bottega Minelli di Gubbio nel 2009. Durante la visita potrete ammirare inoltre alcuni arredi e suppellettili dell’epoca, stemmi federiciani, camini in pietra serena e alcuni reperti archeologici datati dal X al XIII secolo.
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Basilica di Sant’Ubaldo
La salita verso il Monte Ingino e la Basilica di Sant’Ubaldo ci regala scorci mozzafiato sulla città, la pianura e le montagne umbre. In poco più di 30 minuti ci si eleva di circa 200 metri.
Attorniati dal rigoglioso bosco arriviamo all’apice, dove troviamo un ristoro e la stazione della funivia “Colle Eletto”, che dal 1960 in una manciata di minuti trasporta numerosi visitatori comodamente sopra i tetti del centro città fino al sacro edificio. A voi la scelta: la camminata nel bosco o la più agevole funivia?! ► info
La Basilica eretta nel ‘500 per volere dei Montefeltro in onore del Santo Patrono, conserva l’urna bronzea con le sue reliquie, nonché i giganteschi Ceri portati durante la tradizionale corsa.
L’ampio chiostro in laterizio è abbellito da un elegante porticato con arcate e volte a crociera, i resti di affreschi cinquecenteschi di Pier Angelo Basili e i bassorilievi degli stemmi.
L’ interno, intonacato con colori tenui è illuminato da vetrate policromo e scandito da cinque navate.
Posto al centro primeggia l’ottocentesco altare neogotico, bianco candido con decorazioni dorate e le otto icone dei santi. La raffinata ara sorregge la venerabile urna.
I Ceri di Gubbio
Lateralmente si possono ammirare i tre Ceri, imponenti prismi ottagonali di legno d’abete finemente decorati dove alloggiano sulle sommità tre piccole statue dei Santi Protettori delle Corporazioni: Sant’ Ubaldo, Santo Giorgio e Sant’Antonio. Ulteriori opere abbelliscono l’edificio come: la Madonna col Bambino in gloria tra i Santi Ubaldo e Giovanni Battista di Salvio Savini, Il Battesimo di Gesù di Felice Damiani, la Trasfigurazione e Santi di Giovanni Maria Baldassini, Sant’Agostino di Avanzino Nucci e un’interessante raccolta delle memorie del patrono.
Le Rocche
Subito fuori la Basilica si inerpica il sentiero che conduce ai ruderi delle roccaforti eugubine. Le due strutture assieme al complesso sistema difensivo proteggevano l’esteso territorio. L’altura nel mese di dicembre viene addobbata e illuminata per creare l’Albero di Natale più grande del mondo. L’ardua impresa fu ideata nel 1981 da un gruppo di volontari e dal 1991 è entrata nel Guinness dei Primati. La gigantesca opera vanta una base larga 450 metri, un’altezza di 750 metri e 950 luci green.
Fontana dei Matti
Iniziamo a riscendere verso l’abitato. Percorriamo via dei Consoli fino a sopraggiungere in Piazza del Bargello con al centro la famosa Fontana dei Matti. La leggendaria fontana consente a ogni persona di ottenere la “Patente di matto“, basta fare tre giri intorno alla fonte in presenza di un eugubino. L’antica pratica imita le “birate”, ovvero i veloci giri che fanno i ceraioli intorno al pennone principale di Piazza Grande durante la millenaria festa dei Ceri. Antistante si trova il trecentesco Palazzo Bargello, nella dimora sono presenti antichi esemplari di balestre e costumi d’epoca.
Chiesa di San Francesco della Pace
Incuriositi dalla storia di San Francesco e della lupa ci rechiamo nella piccola Chiesa di San Francesco della Pace, proprietà dell’Università dei Muratori Scalpellini e Arti Congeneri. Qui vengono eletti i capitani della Festa dei Ceri, e preservate le tre statue dei santi.
Il sacro luogo nasce sopra la grotta della feroce lupa ammansita da San Francesco, ed espone il sarcofago con i resti dell’animale. Uno dei miracoli più celebri del Santo patrono d’Italia. ► info
Chiesa Santa Croce della Foce
La lunga passeggiata continua attraversando tutta la città, direzione Chiesa Santa Croce della Foce, nel quartiere San Martino. L’edificio si trova oltre la porta urbica Metauro nelle vicinanze del torrente Carmignano, in fondo alla Gola del Bottaccione. La Chiesa fonda le sue basi sopra un’antica struttura romana.
All’interno la navata unica in stile barocco ha una copertura lignea a cassettoni dorati e intagliata, eseguita nel XVI secolo dai fratelli Giovanni, Francesco e Giacomo Casali. Accattivante il cornicione del soffitto ornato da eleganti stucchi con motivi a girali di foglie di acanto su sfondo rosaceo, intervallato dalle lesene del XVI secolo. Incantevole la cascata che si trova dietro la chiesa.
La nostra visita termina qui. Camminare su queste strade tortuose, intersecate da eleganti scalinate che costeggiano botteghe artigianali, torrette campanarie, antiche chiese, palazzi nobiliari e storici edifici costruiti con massicce pietre alleggeriti da grandi arcate e ampie vetrate… è un’emozione unica, indescrivibile!
Tante altre le bellezze da non perdere a Gubbio, continuate la lettura sotto.
Cosa non perdere a Gubbio?
Casa natale di Sant’Ubaldo Baldassini
La Casa natale di Sant’Ubaldo Baldassini, vescovo e patrono di Gubbio, è una eccellente sede espositiva con oltre trenta iconografie raffiguranti il Santo tra il XVI e XIX secolo, una raccolta di dipinti del XVII secolo (Nicola Giuli, Margherita Caffi, Giulio Bucci e Gaetano Ottani). Il percorso museale vanta pregevoli maioliche a lustro di Gubbio, Gualdo Tadino e le ceramiche realizzate nell’opificio del marchese fiorentino Carlo Ginori.
Chiesa di San Marziale
La Chiesa di San Marziale, con annesso Convento di San Marziale delle Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco, è una piccola chiesa medievale del XII secolo.
L’edificio in pietra locale è in stile romanico a pianta basilicale zoppa, cioè le due navate sono distaccate da archi su grossi pilastri. L’ambiente interno conserva il dipinto cinquecentesco della Madonna col Bambino e Santi del pittore Benedetto Nucci, la Santa Vittoria del ‘600 Giovanni Battista Michelini e un bellissimo coro ligneo.
Chiesa di Sant’Agostino
La duecentesca Chiesa di Sant’Agostino, a pochi passi dalla Porta Romana, è ricca di opere d’arte come: la tela del Martirio di San Sebastiano, la Deposizione di Cristo nel sepolcro, la Madonna col Bambino in trono tra i santi Agostino e Francesco, l’Assunzione di Maria tra i santi e Gesù e la Samaritana eseguiti da Virgilio Nucci; la Madonna dell’Umiltà tra i santi e le anime purganti di Ottaviano Nelli, Battesimo di Sant’Agostino di Felice Damiani, un Crocifisso ligneo di Ventura Merlini; un ciclo di affreschi tardo-gotico di Ottaviano Nelli… Dal chiostro del convento si accede in una stanza a piano terra dove è ubicata dal 1976 la rappresentazione della Sacra Natività. Il bellissimo presepe artistico è visitabile tutto l’anno.
Museo Ceramica a Lustro
Il Museo Ceramica a Lustro, nella Torre Medievale o Torre di Porta romana, ospita una collezione di eccezionali esemplari di ceramiche databili tra il 500 e il 900. La tecnica del Lustro proviene dal medio oriente e venne adottata in Umbria da Mastro Giorgio Andreoli per rendere ogni oggetto molto brillante.
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Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco, secondo la leggenda, venne eretta dalla famiglia Spadalonga in onore al frate, il quale chiese rifugio proprio a loro quando scappò dalla casa natale. Il grandioso edificio evidenzia la facciata incompiuta, il portale gotico e il grande rosone. All’interno le tre navate arcate con volta a crociera sono sorrette da alte colonne con basamento ottagonale e numerose opere di pregio come “Le Storie della Vita della Vergine “ del XV secolo di Ottaviano Nelli, Gesù in trono coi Santi del XIII secolo e affreschi del XIII secolo.
Nel giardino adiacente la chiesa si può ammirare il Monumento bronzeo raffigurante San Francesco assieme all’amato lupo.
Chiesa di San Domenico
La Chiesa di San Domenico si trova nell’antico quartiere di San Martino circondata da bei locali. La struttura è stata costruita nel XIII secolo dai Domenicani e ampliata nel XVIII secolo. Molti sono gli elementi particolari che distinguono questa grande chiesa: la facciata incompiuta; il coro ligneo intarsiato da Pierangelo di Antonio; il ciclo di affreschi Storie di San Pietro Martire di Ottaviano Nelli; la cinquecentesca Madonna col Bambino di Raffaellino del Colle; il magnifico leggio dell’intarsiatore eugubino Mariotto di Paolo Sensi, detto “il Terzuolo“.
Parco Ranghiasci Brancaleoni
Il Parco Ranghiasci Brancaleoni progettato nel 1831 da Francesco Ranghiasci Brancaleoni, si estende in maniera longitudinale aderente alla cinta muraria, ai piedi del monte e sopra il torrente Camignano. L’area verdeggiante è ricca di specie arboree. Il giardino è percorso da numerosi viali alberati che conducono alla scoperta di edifici neoclassici, il tempietto a forma ellittica, il villino ottocentesco, le vecchie rovine, le fontane e la torre medievale.
Gola del Bottaccione
La Gola del Bottaccione è una profonda forra tra il monte Ingino e il monte Foce o Calvo, creata milioni di anni fa dal torrente Camignano. Numerose sono le stratificazioni geologiche delle ere Secondaria e Terziaria, disposte in strati inclinati contengono i resti di conchiglie, microscopici organismi, minerali magnetici e rocce di iridio, un metallo molto raro sulla terra. Nella zona sono presenti tre formidabili attrazioni: le primordiali “mura ciclopiche”, una gigantesca muraglia composta da enormi pietre lunga 50 metri e alta 5 metri; e due costruzioni trecentesche: un piccolo acquedotto medievale e l’eremo di Sant’Ambrogio. Il romitorio ospita il corpo del Beato Arcangelo Canetoli, il quale visse e operò presso il sito alla fine del’400 riscuotendo amore e devozione della popolazione.
Museo dei Dinosauri
La straordinaria location del Monastero di San Benedetto accoglie il Museo dei Dinosauri, un’interessante esposizione con riproduzioni di esemplari a grandezza naturale vissuti sessantasei milioni di anni fa. Il percorso approfondito con pannelli e contenuti multimediali racconta la storia della vita sulla terra focalizzandosi sul tema delle grandi estinzioni.
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Area archeologica Guastuglia
L’Area Archeologica della Guastuglia risale al tardo-repubblicano al II-I secolo a.C. e riguardano i resti del Teatro romano, l’Antiquarium e il Mausoleo di Pomponio Grecino della città romana di Iguvium. Il teatro venne costruito in grossi blocchi calcarei lavorati a bugnato rustico e presenta due ordini di arcate, i corridoi dei vomitori e la cavea. La grande struttura accoglieva circa 6000 spettatori.
L’Antiquarium, una domus romana riqualificata a museo, illustra attraverso pannelli, didascalie analitiche e oggetti romani la storia di Gubbio.
Un’altra interessante domus è denominata il “banchetto”, costruita in opus vittatum con blocchetti di calcare uniti da malta, ornata da una elegante pavimentazione in opus signinum e mosaico. Del Mausoleo del prefetto Pomponio Grecino, a pianta quadrata con volta a botte, rimane solo il tamburo esterno.
L’area si trova in un’ampia distesa pianeggiante subito fuori le mura cittadine.
Curiosità su Gubbio?
Ascensori pubblici
Gubbio è arroccata. Le forti pendenze potrebbero scoraggiare la visita, ma l’amministrazione eugubina ha pensato a tutti installando due ascensori pubblici: uno tra via Savelli e via Baldassini, e l’altro in via XX Settembre. ► info
E come detto in precedenza, c’è anche la Funivia Colle Eletto!
Don Matteo
Gubbio è stata scelta nel 2000 dalla Lux Vide e dalla RAI per ospitare le prime stagioni della famosa fiction televisiva “Don Matteo” interpretato da Terence Hill. Le scene furono girate tra gli storici vicoletti, intorno alla solida muraglia, negli eleganti palazzi e sui panoramici colli eugubini. Numerose le foto appese nei locali a ricordo di questo. Per gli amanti della serie è obbligatorio scattarsi una foto ricordo nei luoghi simbolo di Don Matteo, per poi magari spostarsi nella seconda città del parroco-investigatore, Spoleto.
Chiesa di San Giovanni Battista
La Chiesa di San Giovanni Battista è collocata nell’omonima piazza riqualificata nel 2005 da Gae Aulenti, set di alcune scene di Don Matteo.
La trecentesca chiesa ha linee gotiche a una sola navata con copertura lignea sorretta da archi ogivali in pietra custodisce pregevoli opere: i dipinti di “Santa Lucia” e “Santa Barbara” del ‘500 di Benedetto Nucci; la tela “Il Battesimo di Gesù” di Felice Damiani; la “Vocazione di Pietro e Andrea”, del pittore eugubino Giovanni Maria Baldassini e la statua lignea raffigurante San Giovanni Battista della Ditta Vincenzo Demetz di Ortisei.
Compagnia dei Campanari
Nella torre campanaria di Palazzo Consoli sono installate tre campane: il campanone fuso da Giovanni Battista Donati nel 1769, la mezzana del 1678 e la piccola del 1289. Da sette secoli la nota Compagnia dei Campanari, ufficialmente istituita nel 1981, si esibisce con le “Sonate”, un intricato concerto di rintocchi e sbatacchi. Un’ antica tradizione popolare eugubina tramandata da padre in figlio.
Scalpellini
L’Università dei Muratori Scalpellini e Arti Congeneri “Innocenzo Migliarini”, nasce nel ‘300 come “Arte dei Petraioli”. Dal 1887 l’associazione scrisse ufficialmente nello statuto di fornire aiuto materiale ai soci, un’opera ben fatta, organizzare la festa dei Ceri, mantenere corretti rapporti tra lavoratori e maestri, non lavorare durante le feste religiose, onorare Sant’ Ubaldo…
Quali sono gli eventi più famosi a Gubbio?
Festa dei Ceri
La Corsa dei Ceri è un grandioso evento tradizionale, molto sentito dalla popolazione. Una travolgente manifestazione religiosa dedicata al Santo Protettore Ubaldo, durante la quale tre grandi ceri vengono portati dai ceraioli per le vie della città fino alla Basilica. I ceri sono dei pilastri lignei ottagonali che pesano 3 quintali per un altezza di 4 metri. Le tante foto che documentano la corsa sono impressionanti, sia per lo sforzo dei partecipanti, sia per il bagno di folla che accompagna l’evento. (maggio)
Mostra Mercato Nazionale del Tuber Magnatum Pico, un evento enogastronomico a base del pregiatissimo tartufo bianco. Show cooking, chef stellati, mercato agro alimentari di prodotti locali. (ottobre)
Cosa vedere vicino Gubbio
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- Umbertide: 30 minuti
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- Perugia: 45 minuti
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