E’ uno dei Castelli Medievali più belli d’Italia. Svetta su di una collina a pochi chilometri dal mare da dove è possibile ammirare incantevoli panorami dalla costa agli appennini, tra Marche e Romagna. Il borgo è famoso per la sua doppia cinta muraria e per i numerosi riconoscimenti: Bandiera Arancione, Borghi più belli d’Italia e vincitore del premio Borgo dei Borghi della trasmissione televisiva Kilimangiaro. E le sue vicende furono addirittura narrate da Dante nella Divina Commedia.
Stiamo parlando del Castello di Gradara, magnifica rocca ottimamente mantenuta. E’ possibile ammirarlo sia all’interno, che fare il giro di ronda sulle mura del borgo. Il suo museo è tra i più visitati delle Marche, illustra la storia e le leggendarie vicende fatte di amori, guerre, ed intrighi, cantati anche da Dante.
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Indice
Storia della Rocca di Gradara
La Rocca di Gradara fu costruita intorno al 1150 dalla famiglia De Griffo, passando successivamente ai Malatesta, potente dinastia che governava Rimini, Cesena e Pesaro.
I Malatesta decisero di aggiungere due cinte murarie intorno alla fortezza. Nel 1445 Galeazzo Malatesta vendette Gradara a Francesco Sforza per 20.000 fiorini d’oro. Tuttavia, quando Francesco giunse a Gradara per prenderne il possesso Sigismondo Pandolfo Malatesta si rifiutò di consegnarla e di restituire il denaro. Ne conseguirono 40 giorni di assedio senza successo. Solo nel 1463, quando Sigismondo Pandolfo Malatesta fu scomunicato dal Papa, partì l’assedio direttamente da Federico da Montefeltro per conto della Chiesa. La fortezza, che aveva resistito a numerosi assedi in passato, si arrese e fu consegnata agli Sforza di Pesaro, fedeli alleati della Chiesa.
Negli anni successivi Gradara passò attraverso diverse casate come i Borgia e i Della Rovere, seguendo le sorti delle famiglie nel contesto politico complesso dei territori pontifici delle Marche e della Romagna. Dal 1641, Gradara passò sotto il controllo diretto dello Stato della Chiesa tramite i legati pontifici, entrando in un periodo di declino.
Nel 1920, la famiglia Zanvettori acquistò la Rocca di Gradara, che all’epoca era in rovina. Umberto Zanvettori finanziò il restauro del castello e delle mura del borgo, riportando l’antico splendore al borgo fortificato, sebbene con un approccio più interpretativo che filologico. Nel 1928, la rocca fu venduta allo Stato italiano, ma la vedova di Zanvettori, Alberta Porta Natale, ne mantenne l’uso fino al 1983.
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Dante e Gradara
La rocca è famosa per essere stata citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, narrando il tragico amore tra Paolo e Francesca. Intorno al 1275 Guido da Polenta diede in sposa la figlia Francesca al suo fedele alleato Giovanni Malatesta, signore di Rimini. Il soprannome di Giovanni era Gianciotto, sciancato. Era un valoroso uomo d’arme, ma non bello. Al momento di presentarsi a Francesca inviò al suo posto suo fratello Paolo, cavaliere nobile, bello e cortese. Paolo e Francesca s’innamorarono, ma Gianciotto messo in allarme da un servitore, li colse in flagrante tradimento e li uccise.
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All’interno del Castello di Gradara potrete rivivere questa tragica storia d’amore, e subito fuori le mura potrete percorrere la romantica passeggiata degli innamorati.
Dove si trova Gradara
Gradara si trova a nord delle Marche, vicino al confine con l’Emilia Romagna, in provincia di Pesaro Urbino.
Cosa vedere a Gradara
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In una giornata potrete visitare comodamente tutto il borgo di Gradara e vedere le principali attrazioni.
Cosa non perdere a Gradara
- Rocca Malatestiana
- Camminamenti di Ronda
- Passeggiata degli Innamorati
- Bosco di Paolo e Francesca
- Spettacoli di Falconeria
- Museo Storico e Grotte
- Cinta Muraria e Porta Firau
- Chiesa San Giovanni Battista
- Chiesa Ss Sacramento
- Giardino degli Ulivi
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Prossimi eventi a Gradara
redazione Amarche – 7 giugno 2023
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