DJI Osmo Pocket 3: proviamo la videocamera tascabile, stabilizzata meccanicamente, con sensore da 1″, maneggevole e pratica. Come si comporterà dal vivo? Ecco il video del test!
Ciao a tutti! Come molti di voi sapranno, da alcuni anni siamo presenti anche su YouTube con il canale Amarche. Nel corso dei mesi, ci siamo impegnati a migliorare la qualità dei nostri video, dedicando sempre più attenzione ai contenuti, al montaggio e alle riprese. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di fare un salto di qualità acquistando la videocamera DJI Osmo Pocket 3, che ci sembrava il prodotto ideale per due Youtuber in viaggio.
Indice
Perché abbiamo scelto DJI Osmo Pocket 3?
Le ragioni che ci hanno spinto a optare per questa camera compatta con gimbal integrato sono diverse:
- Qualità delle riprese
- Stabilizzazione meccanica
- Compattezza
- Facilità di utilizzo
- Rapporto qualità-prezzo
Differenze con i modelli precedenti:
- Schermo più grande: 2 pollici e 700 nit di luminosità, per controllare le riprese anche in giornate assolate.
- Sensore migliore: il nuovo sensore CMOS da 1″ rappresenta un bel passo avanti rispetto ai modelli precedenti.
- Batteria maggiore: la durata passa da 875 a 1300 mAh.
Differenze con altre videocamere e dispositivi:
- Action cam: le abbiamo escluse perché non ci serviva un prodotto così sportivo. Le action cam hanno un’ottima stabilizzazione video digitale, ma soffre in caso di scarsa luminosità. Noi facciamo spesso riprese di borghi in penombra o di notte, quindi questa era una limitazione troppo grande.
- Fotocamera: abbiamo sia una reflex che una mirrorless, ma non sono pratiche per il nostro utilizzo. Sono troppo ingombranti e gli automatismi non sono efficaci, senza contare la mancanza di stabilizzazione meccanica.
- Gimbal per telefono: in passato abbiamo acquistato l’Osmo Mobile 6 di DJI, che permette di stabilizzare il telefono. Il vantaggio di fare video dal telefono ci allettava molto, e la spesa è inferiore. Il risultato finale è buono, ma a patto di calibrare bene il dispositivo, cosa che lo rende meno pratico.
DJI Osmo Pocket 3: la nostra prima prova
Abbiamo testato la DJI Osmo Pocket 3 durante un’escursione nei dintorni dell’Eremo di Serrasanta a Gualdo Tadino, in provincia di Perugia.
Stabilizzazione meccanica
La stabilizzazione meccanica è ottima. Camminando su un sentiero sconnesso, tenendo il guinzaglio del cane con una mano e l’Osmo Pocket con l’altra, le riprese sono risultate fluide e piacevoli. Prestando più attenzione ai movimenti, i risultati sono ancora migliori.
Controluce
Le prove di controluce hanno dato buoni risultati, con una messa a fuoco efficace e un’esposizione corretta della scena. È possibile scegliere rapidamente la zona da esporre toccando lo schermo, per evitare di bruciare il cielo o aumentare la luminosità del soggetto in controluce.
Schermo
Lo schermo è piccolo, quindi non si riescono a vedere i dettagli della ripresa, ma solo un’idea dell’inquadratura. Questo è uno dei compromessi da accettare per avere un dispositivo compatto, leggero e tascabile. Nella maggior parte dei casi, non è un problema, perché riusciamo comunque a controllare bene la scena nel suo insieme. Esposizione e fuoco sono automatici e funzionano bene, permettendoci di fidarci del preview. In un caso, provando la minima distanza di messa a fuoco, avvicinandoci molto a un fiore, ci siamo accorti solo in post produzione che la messa a fuoco non era corretta.
Autofocus
Come detto, l’autofocus ha lavorato bene. È uno degli aspetti che preferiamo: la possibilità di concentrarci sulle inquadrature senza dover prestare attenzione a dettagli tecnici. Per il tipo di video che facciamo (in viaggio, in movimento, con tempi sempre ristretti), la comodità di accendere e iniziare a riprendere è impareggiabile.
Accensione
L’accensione è fulminea: basta ruotare lo schermo con il pollice e in un paio di secondi la fotocamera si accende, si calibra ed è pronta a riprendere. Tutto con una mano.
Batteria
In questo modo si ottimizza anche la durata della batteria. Non c’è bisogno di tenerla sempre accesa, sapendo che è pronta in un attimo. In un paio d’ore di cammino, abbiamo consumato circa il 40% della batteria, girando un totale di circa 10 minuti di riprese. Questo ci porta a pensare che per una giornata intera occorrerà almeno una ricarica con un power bank.
Conclusione
Questa prima presa di contatto con la DJI Osmo Pocket 3 è stata estremamente positiva. Siamo soddisfatti della qualità delle riprese, della manegevolezza e della facilità di utilizzo. Nelle prossime settimane continueremo a testarla durante i nostri viaggi, mettendola alla prova e scoprendone i punti forti e deboli. Seguiteci per ulteriori aggiornamenti!
Ci sono alcuni aspetti che meritano ulteriori test:
- Problemi di surriscaldamento: uno dei problemi noti dell’Osmo Pocket 3 è la sofferenza alle alte temperature. Sembrerebbe che questo aspetto sia stato migliorato con le nuove release software, ma attendiamo l’estate per fare dei test specifici.
- Batteria: nelle prossime uscite la metteremo sotto stress, cercando di capire l’autonomia effettiva del gimbal.
In generale, la DJI Osmo Pocket 3 si è rivelata una compagna di viaggio ideale per due Youtuber come noi. È compatta, leggera, facile da usare e offre una qualità delle riprese eccellente. Non vediamo l’ora di continuare a testarla e di mostrarvi i risultati!
Se siete alla ricerca di una videocamera compatta e versatile per i vostri viaggi, la DJI Osmo Pocket 3 è sicuramente da tenere in considerazione.
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