Un itinerario tra i borghi adagiati sulle dolci colline nell’immediato entroterra tra Fano e Senigallia, dove lo sguardo spazia dal mare alle montagne. Cinque interessanti luoghi da visitare in una giornata, o anche meglio in un fine settimana: Mondolfo, la Valle dei Tufi, San Costanzo, Cerasa e Piagge.
Ciao Amici, oggi vi proponiamo una bella giornata nella bassa Valle del fiume Cesano, il quale nasce sul Monte Catria, nei pressi di Serra Sant’Abbondio, si unisce al suo affluente principale il torrente Cinisco e sfocia dopo più di 60 Km nel Mar Adriatico. Il fiume Cesano scorre al confine con la provincia di Pesaro Urbino e la provincia di Ancona.
Mondolfo
Il nostro itinerario inizia proprio dalla città di Mondolfo inserita nel club “I borghi più belli d’Italia”. Mondolfo fonda le sue radici nella tradizione agricola e marittima. L’antico centro urbano si stringe attorno alla duplice cinta muraria a difesa del castello. La suggestiva passeggiata si snoda tra reperti e architetture militari in connubio con la creatività e la libertà della street art, grazie all’iniziativa “Galleria senza soffitto”, una serie di opere per i vicoli del borgo che formano un vero e proprio museo a cielo aperto.
Scopri di più su Mondolfo nella pagina dedicata!
Valle dei Tufi
Proseguiamo per il Santuario la Madonna delle Grotte. Se amate passeggiare potete arrivarci direttamente a piedi, poiché si trova subito sotto il borgo di Mondolfo. Il nome del Santuario deriva dalle numerose grotte scavate nel tufo presenti nella zona. [guarda sulla mappa dove si trova]
Da qui parte una bella passeggiata nella “Valle dei Tufi”, un piccolo avvallamento nascosto nella campagna marchigiana tra i vitigni e gli oliveti, tra le selve e i boschi.
L’itinerario storico-naturalistico parte dal Santuario (dove è presente un cartello informativo) e oltrepassa un lago di pesca sportiva la “Grottaccia”. Lungo il tragitto si possono osservare le grotte e i cunicoli utilizzati come nascondigli dai briganti o come rifugio dai pastori , due antiche fonti del ‘500 (una piccola presso Stacciola e un’altra più grande a Mondolfo) e le sculture incise sulle pareti di tufo realizzate dall’artista Francesco Morbidelli.
Il “Tufo” è una formazione marina del pliocene inferiore composta da sabbie ed arenarie.
San Costanzo
Ritornati alla macchina impostiamo il navigatore e ci dirigiamo a San Costanzo.
Il borgo posto su una collina, assieme alle frazioni di Stacciola e Cerasa era un punto strategico per il controllo delle terre e sul Mar Adriatico. Nel 1429 i Malatesta fortificarono il castello con una cinta muraria che ancora oggi circonda l’abitato. Una gradevole città che ospita degli interessanti edifici come:
- il Palazzo Cassi, una storica dimora e cenacolo oggi trasformata in Quadreria e Museo Archeologico;
- il grazioso Teatro della Concordia inserito nel bastione del castello;
- la Chiesa Parrocchiale dei Santi Cristoforo e Costanzo del ‘500;
- la Torre Campanaria e la chiesa di Sant’Agostino del’600 con facciata in cotto ad una sola navata riccamente decorata con stucchi, marmi, pregiate opere pittoriche e il sacro simulacro in legno del “Cristo Morto” dell’800 dell’artista Filippo Reali discepolo del Canova;
Cerasa
Poco distante da San Costanzo ci imbattiamo nella piccola frazione di Cerasa. Storicamente il castello era chiamato “Mons Ceresia” o “Monte della Ceregia” ( forse per la presenza di alberi di ciliegia).
Attualmente il borgo medievale è costituito da un piccolo centro contornato dalle mura, due torri e una porta d’ingresso.
Nel cuore di Cerasa sorge la Chiesa di San Lorenzo Martire, la quale custodisce un organo del ’700 del celebre Gaetano Antonio Callido e una fonte battesimale del ‘600.
Piagge
A soli cinque minuti d’auto da Cerasa, su una zona pianeggiante posta tra le colline gli antichi romani edificarono Pladearum o Pladiæ l’attuale Piagge.
Nel ‘400 venne costruito sulla roccia tufacea il castello circondato dal classico muraglione con all’interno la Torre Civica, simbolo del paese.
La città è una sorprendente scoperta, perchè grazie all’Associazione ProArt che ha valorizzato il territorio, possiamo ammirare tante opere di street art del Museo a cielo aperto “Terre di Lubacaria” e il famoso Ipogeo di Piagge. Quest’ultimo scoperto nel 1996 dall’architetto Gabriele Polverari.
Visitato l’Ipogeo di Piagge, la nostra giornata nella bassa Valle del Cesano termina con la visita Museo a cielo aperto “Terre di Lubacaria”.
[…] La grotta è posta subito fuori la quattrocentesca cinta muraria di Piagge, nel comune di Terre Roveresche. Il castello sorge sulle dolci colline in provincia di Pesaro Urbino, nella bassa valle del Cesano. […]