Ciao Amici,
oggi vi porteremo nel cuore della misteriosa Valle Scurosa, per un trekking ideale nelle calde giornate estive.
Il nome stesso, Valle Scurosa, evoca immagini di ombra e frescura, e infatti gran parte del percorso si snoda attraverso un fitto e incantevole bosco. Seguendo il mormorio del torrente Scarsito, risaliremo fino alla magica Fonte del Sepolcro, ai piedi del Monte Pennino.
Indice
Dove si trova la Valle Scurosa
Ci troviamo nel pittoresco comune di Sefro, in provincia di Macerata. Questa zona dell’Appennino, al confine con l’Umbria, è un vero tesoro di boschi rigogliosi e acque cristalline. Torniamo spesso nella splendida Alta Valle del Potenza, che abbraccia i pittoreschi comuni di Sefro, Fiuminata e Pioraco. Questa valle ci incanta ogni volta con la sua freschezza e la sua ricchezza di natura selvaggia. Le sue foreste rigogliose, i ruscelli cristallini e i sentieri tranquilli offrono un rifugio perfetto per chi cerca pace e avventura. Ogni visita è un’opportunità per scoprire qualcosa di nuovo e meraviglioso in questo angolo incontaminato dell’Appennino.
Informazioni percorso
- punto di partenza: SP79, svincolo rifugio Valle Scurosa
- distanza totale: 10,5 km
- durata: circa 3 ore e 30 minuti
- dislivello: 412 metri
- tipo percorso: anello
- sentiero: nr. 201
- traccia: clicca qui per scarica il file gpx
Partenza
Il percorso inizia nei pressi del rifugio della Valle della Scurosa. Da Sefro, seguite la strada provinciale 79 in direzione dei Piani di Montelago per circa 3 chilometri. Non potrete sbagliare, un bel cartello vi indicherà la strada verso il Rifugio.
Informazioni utili
Possiamo suddividere questa passeggiata in tre: la prima parte si svolge su una comoda carrareccia con un dislivello moderato, ideale per scaldare i muscoli. Poi, entriamo nel cuore del bosco, affrontando una salita più impegnativa con alcuni passaggi su rocce e diversi attraversamenti del letto torrente. Infine, sempre nel bosco, la pendenza torna più dolce.
A seconda della stagione e delle recenti piogge, il livello dell’acqua nel torrente può variare. Pertanto, è consigliabile indossare scarponi resistenti all’acqua. Noi utilizziamo quelli della Decathlon, che offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Un ultimo consiglio: evitate di affrontare questo percorso subito dopo forti piogge.
A giugno 2024, abbiamo incontrato alcuni alberi caduti sul sentiero, facilmente scavalcabili.
Il bosco
Il bosco è una vera meraviglia. Immergetevi in questa passeggiata, lasciandovi avvolgere dal silenzio, rotto solo dal melodioso canto degli uccelli e dal rilassante scorrere dell’acqua. Prendetevi il tempo per respirare profondamente l’aria fresca e ammirare la bellezza della natura che vi circonda.
Fonte del Sepolcro
Dopo circa 2 ore di cammino (qualcosa in meno se non vi fermate a scattare foto e girare video), e poco più di 5 chilometri, raggiungerete la suggestiva Fonte del Sepolcro. Qui, l’acqua pura sgorga direttamente da un’apertura nella roccia, creando uno spettacolo naturale sempre affascinante da ammirare.
Da questo punto, partono diversi sentieri che si diramano in varie direzioni. Se avete voglia di proseguire l’avventura, vi consigliamo di raggiungere la Bocchetta della Scurosa. Qui, il bosco si apre ai pascoli e il panorama si estende verso i Piani di Colfiorito e i maestosi Sibillini.
Eremo del SS. Sepolcro
Alle falde del monte Pennino, a circa 1000 metri di altezza, si trova una valle che continua fino al valico noto come Bocchetta della Scurosa. Qui sgorga l’abbondante acqua della fonte del Sepolcro e, nel XIII secolo, sorgeva una chiesa con annesso romitòrio, chiamata SS. Sepolcro. Questo luogo serviva come punto di ristoro per coloro che attraversavano il confine tra le Marche e l’Umbria. Una leggenda popolare narra di una cruenta battaglia tra Spoletani e Camerinesi che sarebbe avvenuta in questa zona negli anni passati, dando origine al nome della Fonte del Sepolcro. “Lo scontro tra le due fazioni fu talmente violento da arrossire il torrente per più giorni.”
Le prime notizie che riguardano l’Eremo risalgono al 1333, in occasione della raccolta delle decime. Successivamente, nel XV secolo, l’Eremo del Santo Sepolcro della Scuriosa viene incluso nell’elenco delle chiese della Diocesi di Nocera Umbra e in vari atti notarili dello stesso periodo.
La Valle Scurosa
Questo stretto solco vallivo è stato, nel corso dei secoli, una vera e propria miniera di carbone vegetale. È stato anche utilizzato come luogo di pascolo, di raccolta di legname e di eremitismo. Frequentato sin dalle epoche più antiche, ha lasciato numerosi ricordi storici suggestivi.
La Scurosa è una valle stretta e profonda, che parte dai 600 metri di quota e raggiunge i 1150 metri nella parte alta. Ha una lunghezza complessiva di circa 6 chilometri.
Percorrendo la valle, si possono osservare interessanti aspetti geologici e geomorfologici. Le rocce del sistema umbro-marchigiano, ripetutamente piegate e fratturate, emergono ai lati della valle e sono particolarmente visibili verso metà percorso. Queste rocce risalgono al periodo giurassico fino al cretaceo.
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