Come raggiungere la Cascata della Volpara e la Cascata della Prata? Ti spiegheremo passo passo come arrivare a queste due suggestive cascate!
Ciao amici, oggi ci troviamo nel suggestivo territorio nell’entroterra ascolano, vicino Acquasanta Terme, una zona particolarmente ricca di falde acquifere, sorgenti e fiumi. Immerse nel meraviglioso bosco secolare di castagni e faggi, si possono ammirare due spettacolari cascate create dal fluire del Rio Prata e del Volpara. I fiumi scorrono sulla catena impermeabile dei Monti della Laga, perchè composta dalla pietra arenaria, e danno origine a grandi salti dai 40 ai 90 metri, molto copiosi d’acqua soprattutto in autunno, inverno.

Indice
Dove si trovano le Cascate della Volpara e della Prata?
Le cascate si trovano ad Umito, una frazione di Acquasanta Terme, sul versante marchigiano dei Monti della Laga, al confine tra Abruzzo, Lazio e Marche. Siamo in provincia di Ascoli Piceno.
Escursione
informazioni sul percorso
- distanza: 7,7 km (solo andata, inclusa deviazione alla cascata Prata)
- tempo: circa 3 ore mezza (solo andata); il ritorno è più rapido perché in discesa e senza la deviazione alla cascata Prata
- dislivello: circa 800 metri
- tipo di percorso: andata/ritorno
- difficoltà: medio
- punto acqua: sì, a metà percorso
- traccia gpx: scarica la traccia, clicca qui
- partenza: parcheggio Umito (guarda sulla mappa)
partenza
Siamo partiti dal parcheggio di Umito, in prossimità degli agriturismo La Valle dell’Orso e Laga Nord. Imbocchiamo la strada asfaltata che scende a sinistra dalla quale è possibile ammirare il “Patriarca dei Patriarchi”, un enorme castagno secolare dalla circonferenza di 9 metri.
Oltrepassate le due strutture ricettive proseguiamo lungo la strada all’ombra dei numerosi castagni fino ad uno slargo nei pressi del ponticello Ponte Sasso Fiore. (per chi volesse fino a qui si può arrivare con l’auto). Svoltiamo a sinistra, attigui al corso d’acqua del Rio Prata iniziando la comoda salita.

bivio Cascata della Prata
Giungiamo al bivio che conduce alla Cascata della Prata, imboccando il sentiero a sinistra in salita, come precisamente indicato dal cartello informativo. Per arrivare alla cascata della Prata ci si impiegano circa 25 minuti.

Il percorso è ben segnalato, protetto da paratie in legno, circondato da enormi rocce ricoperte da muschio. La salita è completamente ombreggiata grazie al fitto bosco. E possibile riposarsi su alcune sedute rustiche delle aree pic nic dell’antica mulattiera.

Durante la salita occorre fare attenzione al terreno a volte scivoloso, si passa affianco al torrente.

Cascata della Prata
Siamo arrivati fin sotto la cascata che scorre lungo la scura parete della montagna. Imponente e bellissima! Ci fermiamo per un po’ ammiriamo questo piccolo spettacolo della natura.


Rifugio Scalelle
Proseguiamo il nostro cammino, ci aspetta la Cascata della Volpara. Ritorniamo indietro fino al bivio e continuiamo a sinistra, in leggera salita, come segnalato dai cartelli. Arriviamo al piccolo rifugio Scalelle, a 820 metri di altitudine, in loco c’è una fonte di acqua freschissima).

La faggeta
La strada entra nella maestosa faggeta, siamo circondati da pietre tappezzate di muschio, distese di felci e una vasta fioritura di ciclamini di colore lilla.

Un luogo veramente incantevole!


il Fornetto
Dopo alcuni sali e scendi arriviamo in una grotta naturale denominata “Fornetto”, il nome deriva dal forno realizzato per cuocere il pane. L’anfratto era utilizzato come rifugio dai carbonai, pastori, contrabbandieri e briganti.

Continuando usciamo dalla foresta e costeggiamo una zona chiamata le “vasche”, un lastrone di roccia levigata dove scorre il fiume. Manteniamo la sinistra e passiamo in mezzo alla rigogliosa vegetazione fluviale.
Cascata della Volpara
Dopo una ventina di minuti alzando lo sguardo possiamo ammirare i numerosi salti delle cascate della Volpara, che partono dall’altezza di 2073 metri dal monte Macera della Morte.

Continuiamo l’escursione tra i rami e i tronchi, facendo molta attenzione a dove mettere i piedi, fino ad arrivare fin sotto alle cascate. La zona è piuttosto impervia a causa di alcune frane. I tronchi occludono a volte il passaggio e la vista. La zona è comunque suggestiva nonostante la portate ridotta della cascata dovuto al periodo (settembre).


Il ritorno è sullo stesso sentiero. Il tempo di percorrenza sarà minore sia perché il percorso è in discesa, sia perché non faremo la deviazione verso la cascata della Prata.
Curiosità sul territorio delle Cascate del Rio Prata e della Volpara?
Le Antiche Vie Mulattiere di Acquasanta Terme è una iniziativa dell’Associazione Pro Acquasanta Terme, della Fondazione Carisap e “Masterplan Terremoto” per favorire e valorizzare il territorio. La promozione esalta l’interesse all’antica rete di sentieri, ai borghi, ai mulini, ai castelli, alle abbazie e ai paesi del vicino Abruzzo organizzando eventi naturalistici, storico, culturali e enogastronomici. [info]
Le frazioni di Pito, Pozza e Umito sono state testimoni di un tremendo attacco tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. L’ 11 marzo le truppe naziste e fasciste attaccarono Pozza e uccisero otto uomini disarmati, ma i partigiani capitanati da Ettore Bianco fecero fuggire i tedeschi uccidendo il loro capitano e trenta soldati. I tedeschi risposero bombardando le abitazioni e i civili. Nel cimitero di Pozza riposano le vite spezzate di valorosi uomini, donne e bambini: 12 abitanti del posto e oltre 30 partigiani.
I Monti della Laga è un massiccio montuoso di pietra arenaria e si estende per 24 km tra l’Abruzzo, il Lazio e le Marche. La superficie è inserita all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso, della Comunità montana della Laga, la Comunità montana del Velino e la Comunità montana del Tronto. Le montagne che svettano il territorio sono: Monte Communitore, Macera della Morte, Monte Gorzano, Cima Lepri, Pizzo di Sevo, Pizzo di Moscio, Monte Pizzitello e Monte di Mezzo.
16/10/2022. A distanza di otre 10 anni sono tornato alla mitica cascata della Volpara. Purtroppo a causa di una valanga la parte finale del perciorso che giunge alla cascata è mal segnalato e impervio a causa di ammassi di rocce e tronchi di alberi che hanno deturpato il paesaggio e il cammino. Per cui la visione maestosa della cascata non è più visibile come un tempo. Sono rimasto un po’ turbato e deluso. Tuttavia l’intero percorso è sembre stupendo.
ciao Enrico, grazie per il commento e per la testimonianza. Sì, il percorso è molto bello, peccato per l’ultima parte, ma si riesce comunque a vedere la cascata, anche se da lontano…